I festini a base di sesso, droga e psicofarmaci si consumavano in diverse abitazioni di lusso sui Colli di Bologna. Coinvolti anche 16 minori tutti appartenenti a famiglie dell’alta borghesia. Tre persone verso il processo
Le indagini sul giro dei festini a base di droga, sesso e Xanax che ha coinvolto anche diversi minorenni, all’epoca dei fatti, è stato chiuso dal pm Tommaso Pierini che ha notificato il fine indagine a tre persone, uno di 48 anni, un altro di 21 anni e l’ultimo di 24 anni. Nelle abitazioni di lusso sui Colli Bolognesi avveniva lo spaccio aggravato di hashish, marijuana e Xanax a minorenni di 15 e 18 anni, tutti figli di famiglie dell’alta borghesia bolognese.
L’inchiesta era partita nel periodo di lockdown (2021), quando una ragazzina, dopo aver assunto alcune droghe sintetiche durante uno dei famosi festini in una villa di San Mamolo (Bologna) si era sentita male. Da quel momento, l’attività investigativa si è trovata davanti un mondo sommerso fatto di festini in residenze di lusso e ville a cui partecipavano, nella maggioranza dei casi, solo minorenni.
Festini a base di sesso, droga e Xanax. Tre persone verso il processo
Nelle indagini svolte dai Carabinieri della compagnia di Bologna centro, quello che fa impressione ora è il numero di persone offese identificate in 16 neo maggiorenni che all’epoca avevano dai 15 ai 18 anni. Tutti presero parte ai festini organizzati nelle ville sui Colli di Bologna. Le abitazioni di lusso erano messe a disposizione anche durante il periodo della pandemia da Covid-19 da genitori facoltosi ma all’oscuro di quello che realmente succedeva tra le mura delle loro case.
Non solo lo spaccio di droghe ma in quei festini privati si faceva anche sesso, e molto probabilmente anche tra minorenni e maggiorenni. Tanto che all’inizio delle indagini tra le accuse, ora cadute, risultavano anche, a vario titolo, quelle di induzione alla prostituzione minorile e di violenza sessuale. In modo particolare, un autista 48enne era entrato in contatto con una delle 15enni – protagonista dei party proibiti – perché accompagnava, su richiesta dei genitori di lei, sia la ragazzina che le sue amiche a scuola la mattina.
Ma quei passaggi erano diventati anche notturni. Infatti, l’autista accompagnava la 15enne e le amiche nelle case nelle quali si svolgevano i festini e poi, a fine party, solitamente alle prime luci dell’alba, riportava la ragazza a casa in condizioni pessime. L’uomo si è sempre difeso dall’accusa di aver avuto rapporti sessuali con una delle minorenni, ammettendo solo il consumo di sostanze stupefacenti.
Gli altri due indagati
Il legale dell’autista indagato, l’avvocata Donata Malmusi, come riporta questa mattina anche il Corriere della Sera, in merito al suo cliente ha dichiarato: “Per il mio assistito è caduta l’ipotesi iniziale di violenza sessuale su minore e sono contenta che si sia fatta chiarezza su un’imputazione inaccettabile. Per il resto sono fiduciosa”.
Ma nelle indagini seguite dai Carabinieri di Bologna centro, come il 48enne autista della minorenne, anche altri due 50enni erano stati inizialmente indagati. Mentre altri due giovani di 24 e 21 anni sono finiti, invece, in un altro fascicolo aperto dalla Procura di Bologna per i minorenni. Uno dei due giovani aveva patteggiato per l’accusa di spaccio di droga.
Quando partì l’inchiesta due anni fa a seguito di una denuncia da parte di una mamma di un minorenne coinvolto nei festini, molte persone, tra cui diversi minorenni furono perquisiti e dovettero presentarsi in caserma accompagnati dai genitori per narrare di ciò che accadeva in quelle abitazioni, davanti le orecchie sgomenti dei genitori. Sesso e droga era la normalità tra questi giovani che per due anni, dal 2019 al 2021, hanno organizzato alle spalle dei familiari i festini.