Le vacanze di Natale si avvicinano e adesso non mancano le proteste per i costi dei voli sempre più alti: la richiesta dell’Unione Europa spiega tutto.
L’Ue ha chiesto informazioni alle compagnie aeree sul caro voli che, come di consueto, arriva nei periodi di maggiore spostamento. Non potevano di certo mancare i prezzi altissimi anche per chi vuole spostarsi durante le vacanze di Natale.
I passeggeri che devono recarsi presso altre regioni, nello specifico al Meridione, dovranno sborsare non poco per trascorrere il periodo natalizio insieme ai propri cari. Rientrare in Sicilia, Sardegna, Calabria, Campania e Puglia comporta un esborso economico non indifferente.
I prezzi sono alle stelle
Il Codacons ha denunciato l’aumento del costo dei biglietti prima delle vacanze di Natale. Con alcune simulazioni effettuate, tipo rientrare a Catania il prossimo 22 dicembre, il biglietto di sola andata parte da un minimo di 210 euro partendo da Milano, passando per 230 da Bologna, oltre 240 da Torino e Firenze.
Spostando invece la data al 23 dicembre 2023, invece, la spesa sale e anche di molto. Ci vogliono oltre 280 euro per partire da Torino direzione Catania, quasi 290 euro da Firenze. I prezzi sono più bassi per imbarcarsi da Roma direzione Palermo: 150 euro sola andata, 220 da Milano, oltre 270 da Torino e addirittura 315 per gli imbarchi da Bologna.
I livelli sono sempre elevati, seppur leggermente più bassi in termini di prezzi, per gli spostamenti direzione Sardegna. Partendo il 22 dicembre, infatti, volare da Milano verso Cagliari costa in media 127 euro, 140 se la partenza è il 24 dicembre. Cambia da Bologna (180), Venezia (194), 211 invece da Torino.
Per raggiungere la Calabria, invece, partendo dal 22 dicembre i pressi oscillano da 205 fino a 330 (direzione Lamezia Terme). Non cambiano le cose anche per sabato 23 (da 220 a 316 per il solo volo d’andata). Leggermente più accessibile andare in Campania: spostarsi il 22 dicembre costa da 115 euro a 220 euro per un volo di sola andata direzione Napoli.
La rabbia del Codacons
Il Codacons ha intanto spiegato che ciò non terrebbe conto dei costi aggiuntivi come la scelta del posto a sedere o del bagaglio a mano. Si tratta di un dettaglio non di poco conto che potrebbe far balzare ulteriormente il costo totale del biglietto (già caro di suo ndr).
“Da mesi denunciamo – a suon di esposti – le anomalie nel comparto del trasporto aereo, dove le tariffe (specie in determinati periodi dell’anno) sono del tutto fuori controllo“, denuncia il Codacons che ha ribadito sui propri canali social.
Da mesi denunciamo – a suon di esposti – le anomalie nel comparto del trasporto aereo, dove le #tariffe (specie in determinati periodi dell’anno) sono del tutto fuori controllo!https://t.co/c6Qoqv7HCz
— Codacons (@Codacons) November 8, 2023
“Il faro dell’Unione Europea sulle compagnie aeree è una vittoria del Codacons e di tutti i consumatori italiani. Potrà ora aiutare a verificare le speculazioni messe in atto a danno dei cittadini che devono spostarsi in aereo durante il periodo estivo o nei giorni di festa“, ribadisce il Codacons in una nota.
Il caro voli è tema di discussione all’interno della Commissione europea che indaga sull’aumento dei prezzi relativi ai biglietti aerei. A parlarne ci ha pensato anche il presidente Carlo Rienzi.
“Da mesi denunciamo a suon di esposti le anomalie nel comparto del trasporto aereo, dove le tariffe in determinati periodi dell’anno sono del tutto fuori controllo. Proprio grazie a queste denunce l’Antitrust italiana si è attivata aprendo una formale istruttoria, ma non basta: è necessario un intervento comune a livello europeo per bloccare gli algoritmi che fanno salire alle stelle i prezzi dei voli e sanzionare con multe milionarie le compagnie che speculano sulla pelle dei viaggiatori“, spiega il presidente di Codacons.