È passato un mese dall’inizio della guerra fra Israele e Hamas: migliaia di vittime accertate e un conflitto ad altissima tensione.
Il premier Netanyahu ha ribadito che migliaia di combattenti palestinesi hanno perso la vita intorno alla Striscia di Gaza. Il bilancio è di oltre 10mila vittime, così come fornito dal ministero della Sanità di Hamas e confermato dal primo ministero israeliano nel corso di una intervista al quotidiano Abc News.
“Non prenderei questi numeri al valore nominale. Penso che dobbiamo verificarli, e ci sono parecchie migliaia di combattenti palestinesi, vale a dire, i terroristi di Hamas che sono incorporati in quei numeri”, ha affermato Netanyahu con riferimento ai dati forniti di recente da Hamas.
🚨Happening now: Thousands pass through the evacuation corridor the @IDF opened for civilians in northern Gaza to move southwards. pic.twitter.com/lq7ZpfMiM4
— COGAT (@cogatonline) November 7, 2023
Un mese dall’inizio del conflitto, le ultime novità
I corridoi umanitari marittimi per Gaza sono stati proposti dall’Unione europea durante il Consiglio europeo dello scorso fine ottobre. La decisione riguarda un corridoio marittimo con base a Cipro: qui dovrebbero convogliare gli aiuti in favore della popolazione civile di Gaza. Ad indicarlo è stato Janez Lenarcic, commissario dell’Ue per la gestione delle crisi.
“Stiamo valutando l’idea di corridoi marittimi. Il problema al momento è che non ci sono porti operativi sulle coste di Gaza, quindi andrebbe risolto“, ha spiegato il commissario. Proprio Bruxelles ha quindi dato parere positivo per “ogni possibile via d’accesso per l’aiuto umanitario“.
Il presidente cipriota, Nikos Christodoulides, ha discusso i dettagli della decisione insieme ad Antony Blinken e Benjamin Netanyahu, rispettivamente segretario di Stato americano e il premier israeliano. Intanto le autorità hanno comunicato circa 600 stranieri e anche palestinesi con il doppio passaporto che lasceranno la Striscia di Gaza: l’autorità di frontiera palestinese ha pubblicato un elenco. Fra i cittadini stranieri figurano cittadini originari di Canada, Filippine, Francia, Germania, Romania e Ucraina.
Le forze israeliane ha intanto annunciato di controllare avamposti di Hamas a Gaza City. Preso il controllo in una zona del centro cittadino, così come spiegato sul The Times of Israel. Proprio sul posto sarebbero stati posizionati armi, materiale di intelligence, missili e lanciatori. Fonti locali parlano di raid aerei che avrebbero sgominato una cellula formata da una decine di membri, guidata dalle truppe della brigata Nahal.
Morto un comandante di Hamas
Proprio l’esercito israeliano ha intanto annunciato la morte di un altro comandante di Hamas. Si tratta di Wael Asefa, comandante del battaglione Deir al-Batah di Hamas. Si tratta di uno degli artefici dell’attacco avvenuto lo scorso 7 ottobre. A ribadirlo è le forze di difesa israeliane mediante un annuncio pubblicato su X.
🔴 The IDF eliminated Wael Asefa, Commander of Hamas’ Deir al-Balah Battalion.
Asefa aided in the dispatch of thousands of terrorists to assault, abduct and murder Israeli civilians on October 7th. pic.twitter.com/LXOGvU6zWb
— Israel Defense Forces (@IDF) November 7, 2023
Intanto i momenti di tensione si registrano anche vicino Hebron, in Cisgiordania, con un cittadino palestinese ucciso durante gli scontri con l’esercito israeliano nel villaggio di Sair. Le fonti mediche hanno annunciato la morte del 24enne Saad Nimr Al-Faroukh.
Si tratta di una operazione dell’esercito giunto in villaggio per mappare la casa di un 16enne, autore nei mesi scorsi di un attentato in cui è stata uccisa una poliziotta. Intanto il ministero della Sanità di Hamas ha spiegato che nel corso della notte sarebbero avvenuti degli scontri armati nella zona sud della Striscia. Si segnalano al contempo anche attacchi aerei vicino l’ospedale al-Quds di Gaza City.