La mamma dei due bambini morti a Pedrengo, provincia di Bergamo, è stata arrestata con l’accusa di doppio infanticidio. Le due piccole vittime non sarebbero decedute a causa della morte in culla
Ha 27 anni la donna, madre di due bambini che questa mattina, sabato 4 novembre, è stata arrestata dalle forze dell’ordine a Pedrengo, paese in provincia di Bergamo con l’accusa di aver ucciso i suoi figli di 2 anni e 4 mesi. L’orrore del doppio infanticidio giunge ora dopo la riesumazione delle salme delle due vittime e gli esami autoptici eseguiti prima sul corpicino del figlio di due anni e poi sulla neonata.
L’esame autoptico eseguito sul cadavere del bambino confermerebbe il soffocamento e non la morte in culla come, in un primo momento, si era pensato e come la stessa mamma aveva dichiarato agli inquirenti. Le indagini sono partite proprio dal sospetto sorto dopo la morte del figlio maggiore della donna.
Mamma arrestata per doppio infanticidio. I sospetti nati dopo la morte del secondo figlio
Li avrebbe uccisi entrambi soffocandoli. Le due vittime, un bimbo di 2 anni e una neonata di appena 4 mesi sono morti così, per mano di quella che doveva proteggerli dalla violenza. E invece è stata proprio lei, la mamma, una donna di 27 anni originaria indiana ma cresciuta da una famiglia bergamasca in Italia e che abitava con il marito nel piccolo paese di Pedrengo, a porre fine alle loro piccole vite.
Secondo quanto scrive il Corriere della Sera, a far partire le indagini sul caso è il sospetto nato dopo la morte del figlio di due anni, avvenuta il 25 ottobre dello scorso anno (2022). Dal decesso della prima figlia della donna avvenuta invece nel 2021, una neonata di appena 4 mesi era passato appena un anno. La morte della prima figlia fu catalogata come morte in culla sopraggiunta dopo un rigurgito mentre la bimba era sdraiata nella sua culletta.
Stranamente, al momento della tragedia di entrambi i bambini, la donna di 27 anni si trovava sola in casa con i figli e aveva lei stessa allertato i soccorsi, solo dopo che il bambino era morto. Infatti, all’arrivo dei personale medico sanitario nell’abitazione della donna, in entrambi i casi, i soccorsi non hanno potuto fare altro che dichiararne il decesso.
Il sospetto dei carabinieri
Se dopo la morte della neonata non ci furono dubbi sulla motivazione, pensando fosse avvenuta erroneamente, per un rigurgito mentre la bimba dormiva in culla, dopo la morte del secondo figlio i carabinieri che indagavano sul caso hanno voluto far chiarezza e capire se dietro quella morte si nascondeva altro. Così la Procura di Bergamo ha disposto l’autopsia sul corpo del bambino di 2 anni.
Dopo gli esiti dell’autopsia è stato riesumato anche il cadavere della prima figlia, la neonata di 4 mesi, sul quale sono emerse meno evidenze dal punto di vista medico-legale ma comunque ritenute sufficienti dagli inquirenti per far scattare le manette e porre agli arresti la mamma 27enne.
La donna, che da piccola fu adottata da una famiglia bergamasca, è ora accusata della morte di entrambi i suoi figli. Un efferato duplice infanticidio che sconvolge per la gravità del gesto ripetuto a distanza di tempo.