Sul caso dell’omicidio della donna inglese trovata morta nella sua abitazione a Casoli (Chieti) è stato fermato il marito 74enne in Inghilterra. L’uomo era fuggito dopo il delitto. L’ultima festa della vittima: il matrimonio della figlia celebrato solo qualche settimana fa
Per la 66enne Michèle Faiers, trovata morta in casa a Casoli uccisa con 7 coltellate all’addome, è stato fermato e arrestato il marito 74enne Michael Dennis Whitbread. L’uomo dopo il delitto avvenuto sabato scorso era fuggito in Inghilterra facendo perdere le sue tracce.
E’ stato bloccato dagli agenti inglesi proprio nella sua terra natale, a Shepshed, e più precisamente nella contea del Leicestershire. In relazione all’omicidio di Michèle ora spuntano dolorosi retroscena sul vissuto della donna di 66 anni che lascia quattro figlie che, al momento, stanno arrivando in Italia dall’Inghilterra.
Omicidio Casoli, il vissuto doloroso di Michèle
La vittima, Michèle Faiers, lascia 4 figlie che al momento stanno per arrivare nella campagna di Casoli dopo l’uccisione della loro madre. Secondo quanto rivela il Sun, gli ex vicini di casa di Michèle, poche settimane prima di essere uccisa era ritornata nel Regno Unito per la celebrazione del matrimonio di sua figlia. Mentre secondo quanto riporta il Times la polizia italiano non ha trovato segni di lotta sul cadavere della vittima. Michèle giaceva in una pozza di sangue, pare, vestita solo con la biancheria intima e coperta da un lenzuolo bianco. Si indaga se la donna sia stata uccisa nel sonno mentre dormiva.
Mentre per quanto riguarda il marito della 66enne, Michael, non avrebbe più usato il numero di cellulare italiano anche se i carabinieri erano già in possesso del nuovo numero inglese. Dalle indagini emerge poi un grave particolare: la donna era stata ospitata la scorsa settimana per 3 giorni a casa di amici che abitavano a Palombaro. Qui ha dormito sia la notte di giovedì che quella di venerdì scorsi.
L’interrogativo degli investigatori ora è trovare una risposta al perché Michèle aveva lasciato casa sua a Casoli per poi fare ritorno il fine settimana. Ancora non è chiaro se l’allontanamento della 66enne sia avvenuto a seguito di una discussione tra la coppia oppure se il litigio sia avvenuto, invece, al suo ritorno a casa. La morte della donna risale comunque a sabato scorso subito dopo che Michèle era tornata nel suo casolare di campagna dall’uomo.
L’arresto di Michael e il movente (forse) passionale
A dare notizia della cattura di Michael D. Whitbread è stata ieri la Bbc, dopo che la polizia di Leicestershire, ha annunciato l’arresto dell’uomo di 74 anni. Michael ora è detenuto nella caserma della polizia locale britannica. Le forze dell’ordine britanniche hanno aggiunto inoltre aggiunto che gli investigatori dell’Unità per le operazioni speciali delle East Midlands (Emsou) erano in contatto con la polizia italiana e il Ministero degli Esteri.
Ora si indaga sul movente che, secondo le prime ipotesi, potrebbe essere di natura passionale. Come riporta anche il Messaggero, della coppia inglese non si hanno tracce in riferimento ad atti amministrativi. Quel che risulta è la patente italiana del 74enne. La donna, invece, non risulta avere nessun documento italiano registrato presso il Municipio. Quindi, sia per il Comune che per la Questura di Chieti, i due inglesi erano dei perfetti sconosciuti.
Intanto, l’ispettore inglese dell’Emsou, David Greenhalgh, ha dichiarato sempre al quotidiano britannico: “Stiamo continuando a lavorare con le autorità sia nel Regno Unito che in Italia riguardo al caso della signora Michèle Faiers. La famiglia della vittima ha chiesto il rispetto della privacy in questo momento e chiederei che questa venga rispettata”. Il 25 ottobre scorso Michèle Faiers aveva pubblicato un post sulla sua pagina Facebook. Tre foto scattate dal terrazzo di casa sua a Casoli che ritraevano un tramonto. L’ultimo visto dalla donna prima di morire.
