Alberto Genovese resta in carcere. Respinta dai giudici del tribunale di Sorveglianza di Milano la richiesta della difesa di affidare l’ex imprenditore ad una comunità di recupero
E’ in carcere con la pesante accusa di violenza sessuale con uso di droghe su due giovanissime modelle di 18 e 23 anni avvenuta nel 2020. Nel penitenziario di Bollate (Milano), Alberto Genovese ci rimarrà a scontare la sua pena a 6 anni, 11 mesi e 10 giorni. A deciderlo sono i giudici del tribunale di Sorveglianza di Milano che ha rigettato la richiesta avanzata dai legali dell’ex imprenditore noto nel campo delle start up.
Il team di avvocati di Genovese, i legali Antonella Calcaterra, Salvatore Scuto e Davide Ferrari, avevano avanzato la richiesta ai giudici di poter trasferire il loro cliente in una struttura terapeutica di recupero per essere curato. Percorso che si era interrotto con il ritorno in carcere dell’ex imprenditore avvenuto il 13 febbraio del 2023 per scontare la pena definitiva inflitta di 6 anni, 11 mesi e 10 giorni per i due casi di stupro.
Alberto Genovese resta in carcere. Rigettata la richiesta dei legali: “Nessuna comunità di recupero”
La decisione del tribunale di Sorveglianza milanese arriva a seguito della valutazione psichiatrica disposta su Alberto Genovese per valutare la criminogenesi, ovvero, come riporta anche il Messaggero, si riferisce “all’insieme delle tendenze di origine genetica o ambientale che possono indurre una persona a compiere atti antisociali”. L’uomo, che ancora deve scontare una pena residua di 4 anni, nei prossimi giorni sarà tenuto ad affrontare una nuova udienza preliminare in merito a un altro filone di indagine per abusi sessuali.
Quando era stato arrestato, nel novembre del 2020 e fino al mese di luglio del 2021, Alberto Genovese era rimasto nel penitenziario di San Vittore. Successivamente era passato agli arresti domiciliari in una comunità per tossicodipendenti. In carcere era poi ritornato il 13 febbraio scorso per l’esecuzione della pena definitiva, ridotta a seguito della sua rinuncia a presentare appello dopo la condanna in abbreviato, sulla base delle nuove norme della riforma Cartabia.
La relazione sentimentale tra Alberto e Sarah
Uno dei momenti che avrebbero dimostrato la concretezza dell’imputato Alberto Genovese sul percorso di recupero, forse, si può rintracciare nel matrimonio avvenuto tra lui e una sua vecchia fiamma con la quale Genovese aveva convissuto in precedenza. matrimonio avvenuto durante gli arresti domiciliari dell’ex imprenditore digitale.
Almeno questo è quello che hanno sostenuto gli avvocati della difesa facendo presente che il loro assistito, così facendo, ha affrontato volontariamente le conseguenze del suo gesto dopo aver ammesso tutte le sue responsabilità e con l’obiettivo di non ricadere mai più nei comportamenti sgradevoli e disumani che lo hanno portato ad abusare delle due modelle in casa sua dopo averle drogate.
Il rapporto con Sarah Borruso, diventata poi sua moglie, inizia molti anni fa. Poi si interrompe per riprendere successivamente quando la donna si siede di fianco a lui nel banco degli imputati accusata di aver partecipato alla violenza sessuale avvenuta ad Ibiza e per la quale è stata condannata in primo grado a 2 anni e 5 mesi. Il legame tra i due ex fidanzati sarebbe poi risorto durante il processo.