I tassisti di Roma si ribellano al traffico eccessivo della Capitale e chiedono l’indennità traffico. La lettera indirizzata al Comune porta le firme di ben 12 sigle sindacali. A quanto ammonterebbe l’aumento delle corse?
Risale a lunedì scorso la lettera scritta da ben 12 sigle sindacali, esclusa la Cgil, e spedita all’Assessore alla mobilità del Comune di Roma Eugenio Patanè, con la richiesta di un’indennità di traffico, ovvero “un aumento di euro 3 per ogni corsa, da chiedere al termine della stessa”. Così i tassisti romani sono, al momento, in attesa di un riscontro.
Nella richiesta i tassisti di Roma spiegano e lamentano, come riporta il Corriere della Sera, che “alla luce dei numerosi cantieri aperti per il Giubileo del 2025 e della chiusura di parte di piazza Venezia per i lavori della Metro C, c’è stato un aumento esponenziale del traffico e, di conseguenza, dei tempi di percorrenza con significativa ulteriore diminuzione della velocità commerciale”.
Richiesta l’indennità di traffico
L’indennità di traffico richiesta dai tassisti romani ammonterebbe a 3 euro in più per ogni corsa effettuata. La decisione alimenta le polemiche su una situazione già molto difficile: con code senza fine fuori dalla Stazione Termini, attese interminabili al telefono per prenotare un taxi che spesso finiscono senza un esito.
E in vista del prossimo Giubileo 2025 la Capitale dovrà accogliere oltre 32 milioni di pellegrini e si prevedono, in merito alla preparazione dell’evento religioso, circa 185 cantieri, molti dei quali sono già aperti. Sempre secondo il Corriere della Sera, in caso di “mancato riscontro” alla lettera inviata in Campidoglio due giorni fa i tassisti romani sono pronti a scioperare (di nuovo).
Ma ai tre euro di aumento a corsa richieste dai tassisti, altre richieste sono state avanzate dagli stessi al Comune: “il prolungamento della Zona a traffico limitato in Centro fino alle 20 e pure nei weekend; la sospensione delle tariffe fisse da e per gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino e infine la riapertura di via dei Fori Imperiali per decongestionare piazza Venezia”.
Il problema delle licenze
A complicare tutto c’è poi il problema delle licenze, ormai palese a tutti, che nella Capitale sono 7.838, ovvero 28,52 auto bianche per 10 mila abitanti. A queste si aggiungono anche un migliaio di Ncc. Il sindaco Roberto Gualtieri vorrebbe metterne a bando un altro migliaio, ma il progetto si è fermato a causa della difficile trattativa con i sindacati.
Infatti, lo scorso martedì 10 ottobre i tassisti romani hanno scioperato per protestare contro l’approvazione del nuovo decreto Asset, che prevede, per l’appunto, l’aumento delle licenze. Così la categoria dei tassisti ha spento i motori e attraverso i sindacati, si è scagliata contro il decreto. Il problema, secondo loro, è che un aumento delle licenze potrebbe portare a un processo di svalutazione, in considerazione del mercato di valorizzazione delle licenze che, nella maggior parte dei casi, finiscono al centro di compravendite molto importanti, parliamo di diverse migliaia di euro.
Infine, il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, mentre le 12 sigle sindacali inviavano la missiva al Campidoglio, intervenendo a Milano agli Stati generali dell’intelligenza artificiale, ha riferito: “A Roma stiamo ragionando sui taxi volanti, che per muoversi nella Capitale è l’unico modo per arrivare in tempo”. Non era di certo una burla poiché, subito dopo, il ministro ha citato anche il “Volocity”, ovvero il taxi volante totalmente elettrico di fabbricazione tedesca, testato lo scorso anno. Con l’utilizzo del nuovo mezzo da Roma a Fiumicino ci vorranno solo 20 minuti. Il Volocity dovrebbe entrare in funzione nel nuovo anno. Quel che rimane ancora da scoprire, però, è la sua tariffa.