La Serie A e diritti tv che preoccupavano milioni di tifosi in Italia, ora è tutto deciso. Cosa accade per Sky e DAZN.
Con 17 voti a favore è stata bocciata l’idea del presidente campano Aurelio De Laurentiis che riguardava l’ipotesi di un apposito canale per la messa in onda della Serie A. Il numero uno del Napoli ha ricevuto tanti voti contrari.
Con questa decisione, infatti, il massimo campionato italiano rimarrà visibile a Sky e DAZN, ma con delle novità da tenere bene a mente. Sulle due tv si potrà seguire il torneo dal 2024 al 2029.
Diritti tv, sposata la linea DAZN-Sky
Da un lato la scelta da cambiare, dall’altro quella di consolidarsi e allo stesso tempo migliorare, nel mezzo tutta una serie di incognite. Si conclude così la vicenda dei diritti tv della Serie A e ciò sarà così almeno fino al 2029.
Confermato in ogni fine settimana e nei turni infrasettimanali, per i prossimi 5 anni, la visione di tutte le 10 partite di campionato sui canali DAZN. Per chi ha un abbonamento Sky, invece, si potrà invece continuare a vedere tre match durante ogni singolo turno.
Quella che cambia sarà la possibilità di effettuare la scelta migliore ogni 3-4 turni di campionato. Ciò vuol dire che almeno una volta ogni mese verranno mandati in onda i match più interessanti del torneo.
Milan, Inter e Juventus, votate a favore delle offerte dei broadcaster, avrebbero avuto la meglio su Napoli, Fiorentina e Salernitana. Proprio De Laurentiis, il dirigente Joe Barone e il presidente Danilo Iervolino si sarebbero opposti con grande decisione.
Offerta e ricavi
Cambia in ogni caso la media dell’offerta che passa da 900 milioni di euro agli attuali 927,5. Proprio i club potrebbero incassare meno di questa cifra, almeno nei primi due anni, in crescita invece per i restanti altri tre.
Proprio i club che utilizzeranno DAZN come partner beneficeranno della condivisione dei ricavi. Le società avranno così diritto al modello di business della revenue sharing: non ci sarà alcun tetto massimo.
Combattere la pirateria è l’obiettivo che avanti da tantissimo tempo. L’intenzione resta sempre quella di abbattere la piaga del pezzotto, nonché di altri sistemi di visione illegale, favorendo le piattaforme ufficiali per la visione del campionato.
De Laurentiis non l’ha presa bene, i motivi
E proprio Aurelio De Laurentiis ha interrotto la conferenza stampa della Lega, quest’ultima intenzionata a provare a convincere altri club sul rinvio del voto, così come l’idea di bocciare le proposte.
E pensare che il presidente campano avrebbe voluto un canale apposito per la visione dei match di Serie A, ma le intenzioni non combaciano in questo caso con la fattiva realizzazione del progetto.
“È una sconfitta del calcio italiano, con questa offerta il calcio morirà“, ha detto il presidente del Napoli. Il numero uno del club, insieme a Iervolino della Salernitana, erano fortemente propensi alla realizzazione di un canale telematico della Lega.
Si sarebbe trattato di un servizio autonomo – proprio per i diritti del campionato di calcio in Italia – in grado di sviluppare e vendere i diritti senza passare dai broadcaster. Questa tipologia di rivoluzione nel mondo del calcio italiana è ancora lontana, i risultati si vedranno in questo senso (e non solo) già a partire dalle prossime stagioni del campionato di Serie A.