Valico di Rafah, aperto a 20 tir per Gaza poi chiuso. Bilancio drammatico di Unicef sui bambini uccisi | VIDEO

Aperto il valico di Rafah anche per i palestinesi con la doppia cittadinanza, poi la chiusura immediata. Intanto il numero delle vittime continua ad aumentare. 

Prima gli aiuti umanitari giunti a Gaza sponda Egitto, in seguito i palestinesi con doppia cittadinanza (molti egiziani) giunti al valico con la speranza di passare dal Sinai. I terminal passeggeri restano comunque chiusi e questo significa che non c’è alcuna possibilità interlocutoria, almeno per il momento.

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Gli aiuti umanitari giunti nella Striscia di Gaza, 20 camion varcano i confini (ANSA)

Il valico di Rafah è stato chiuso in seguito all’ingresso di 20 camion, carichi di aiuti umanitari, proprio all’interno della Striscia di Gaza. A riportare la notizia è la CNN che aveva già parlato di una ventina di mezzi in attesa di varcare i confini.

Cosa sta accadendo

Si tratta di mezzi pieni di “medicinali, forniture mediche e una quantità limitata di scorte alimentari (prodotti in scatola)“, si legge in una nota. Nel frattempo anche un carico di carburante è giunto vicino l’ospedale Khan Younis, struttura che si trova all’interno della Striscia di Gaza (zona sud della Palestina). La conferma è giunta direttamente dalle parole di un corrispondente di Al Arabiya.

Intanto è stata segnalata una bomba artigianale a Nicosia (Cipro) nei pressi dell’ambasciata israeliana. Al momento ci sono quattro persone fermate. I media locali ha arrestato quattro persone fra 17 e 21 anni di origine siriana.

Striscia di Gaza aiuti guerra
Gli aiuti giunti dall’Egitto dopo lo scoppio del conflitto fra Israele e Hamas (ANSA)

La bomba è stata detonata a 30 metri dall’ingresso della sede diplomatica: si tratta di un esplosivo a bassa intensità che non avrebbe provocato danni all’edificio. Intanto l’Onu si augura che il primo convoglio di aiuti umanitari, diretti a Gaza, “non dovrà essere l’ultimo“. A ribadirlo è Martin Griffiths, capo dell’agenzia umanitaria dell’Organizzazione delle nazioni unite.

Sono fiducioso che questa spedizione sarà l’inizio di uno sforzo sostenibile per fornire beni essenziali, tra cui cibo, acqua, medicine e carburante, agli abitanti di Gaza in modo sicuro, incondizionato e senza ostacoli“, ha ribadito Griffiths. Le spedizioni portano cibo e aiuti medici ma non carburante: si tratta di prodotti vitali per la Striscia di Gaza, luogo gravemente colpito negli ultimi giorni dagli attacchi aerei.

L’arrivo di Giorgia Meloni

La presidente del Consiglio italiano è giunta al Cairo per partecipare al summit internazionale per la pace, promosso direttamente dal presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi. Giorgia Meloni è arrivata in Egitto per parlare e affrontare la delicata questione del conflitto in corso nel Medio Oriente.

Meloni
Giorgia Meloni e la scelta di giungere ad Israele in vista del summit internazionale per la pace (ANSA)

La premier dovrebbe raggiungere a breve anche Israele per una breve visita a Tel Aviv. C’è in programma un incontro con il primo ministro Benjamin Netanyahu e il capo di Stato ebraico Isaac Herzog, a seguire il rientro in Italia. Parteciperanno al summit anche Spagna (Pedro Sanchez), Grecia (Kyriakos Mitsotakis) e Cipro (Nikos Christodoulides).

Prevista la rappresentanza dei ministri degli Esteri, invece, per Francia, Germania e Regno Unito, nonché Antonio Guterres (il segretario generale delle Nazioni Unite), Charles Michel (presidente del Consiglio europeo) e Josep  Borrell (attuale Alto rappresentante politica estera dell’Unione europea).

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