Il vignettista Sergio Staino è morto all’età di 83 anni: da tempo era malato. La storia del disegnista “padre” di Bobo, padre dell’ex direttore de L’Unità.
Sergio Staino è morto all’età di 83 anni: era malato da tempo. Si tratta del padre del personaggio “Bobo“, ex direttore dell’Unità, deceduto in ospedale, a Firenze, durante la mattinata di sabato 21 ottobre 2023.
Il vignettista era ricoverato in una struttura sanitaria da qualche giorno, poi il decesso. Una grande passione per il mondo dei fumetti e per l’autoironia, elemento preponderante della sua vita.
Chi è il vignettista
Sergio Staino nacque a Piancastagnaio (Siena) l’8 giugno 1940 e visse successivamente a Scandicci, paese non molto distante da Firenze: suo padre lavorò come carabiniere. Fin da ragazzo coltivò da sempre una grande passione per il disegno, da qui la scelta di laurearsi in Architettura. Nell’arco della sua vita lavorò per lungo tempo come insegnante di Educazione tecnica.
Approdò al mondo del fumetto nel 1979, anno di nascita di suo figlio Bobo, con il personaggio autoironico che esordì sulla rivista Linus, diretta all’epoca da Oreste Del Buono. Nella sua vita, infatti, Sergio Staino ha anche esordito alla regia nel 1989 con la pellicola “Cavalli si nasce”.
E proprio con Bobo ha fatto la sua prima comparsa sul mensile dei fumetti Linus, da qui la scelta di partire con la satira graffiante e allo stesso tempo “educata“.
“Bobo nacque, come spesso accade, per disperazione. Ero un uomo inquieto, in crisi. Cercavo che cosa fare da grande. L’immagine di Bobo nacque d’istinto. Anche il nome. Bobo è un arrabbiato, disilluso, romantico, democratico, di sinistra“, aveva detto qualche tempo fa Sergio Staino, parlando di suo figlio.
Divenne nel 1982 vignettista de l’Unità e così i lettori del quotidiano comunista poterono ben presto abituarsi alla satira di Sergio Staino. Un personaggio principale, chiamato Bobo, e tanti altri come la moglie Bibi, i figli Ilaria e Michele, il compagno Molotov, da qui l’immagine di natura stalinista mai abbandonata.
Collaborazioni e tanto altro
Durante i primi anni Ottanta, Sergio Staino curò la pagina culturale de Il Messaggero, l’anno successivo de l’Unità di cui fu storico vignettista: nel 2016 divenne direttore. Dal 1986, invece, Staino fondò e diresse Tango, storico settimanale satirico. Nella sua lunga carriera ebbe anche modo di collaborare con Rai 3: direzione della rubrica Teletango (1987), programma satirico Cielito Lindo nel 1993.
Nella sua lunga carriera non mancano collaborazione anche con Avvenire, Atlante, La Stampa e il magazine online Treccani.it. Ebbe modo di proporre una satira garbata e a tratti malinconica, senza scendere nelle beghe volgari. Fra i tanti messaggi c’è anche quello di Piero Fassino. “Padre di Bobo, il personaggio delle sue vignette, interprete dei sentimenti, delle ansie, delle speranze del popolo della sinistra. Grazie Sergio, ci mancherai, ma ti porteremo nel cuore“, si legge su X.
Ci ha lasciati Sergio #Staino, gia direttore de L’Unità e padre di Bobo, il personaggio delle sue vignette, interprete dei sentimenti, delle ansie, delle speranze del popolo della sinistra. Grazie Sergio, ci mancherai, ma ti porteremo nel cuore pic.twitter.com/iysiJa3Ih9
— Piero Fassino (@pierofassino) October 21, 2023
Nel 1984 vinse il premio della Satira a Forte dei Marmi, due anni dopo nacque “Tango“, supplemento satirico de l’Unità. Qui collaborarono persone importanti come Francesco Tullio Altan, il fumettista ElleKappa, Riccardo Mannelli, Michele Serra e David Riondino. Fra le collaborazioni spiccano anche quelle di Gino e Michele, nonché di Francesco Guccini.
“Questa storia della collocazione politica di un artista lascia il tempo che trova. Non è pensabile che l’opera d’arte possa essere valutata con l’orientamento”.
Addio al giornalista, fumettista, vignettista e regista #SergioStaino, aveva 83 anni.#21ottobre. pic.twitter.com/gPT4Ybu2lW
— Punto Lettura (@Antonio79B) October 21, 2023