Morte Marta Di Nardo, fermato un pluripregiudicato 46enne

Il corpo dilaniato e fatto a pezzi della 60enne Marta Di Nardo è stato ritrovato dopo 15 giorni di ricerca nell’appartamento del vicino di casa della donna: è un pluripregiudicato di 46 anni. Fermato dai carabinieri

La 60enne Marta Di Nardo era scomparsa a Milano circa due settimane fa. A denunciare la scomparsa della donna era stato il figlio di quest’ultima lo scorso 17 ottobre. Ieri, venerdì 20 ottobre, i carabinieri della compagnia di Porta Monforte e i militari della sezione investigazioni scientifiche di Milano hanno trovato, a seguito di un sopralluogo, il cadavere della donna in evidente stato di decomposizione nell’abitazione del vicino di casa in via Pietro Da Cortona 14, a Milano.

Marta Di Nardo
Marta Di Nardo, la 60enne scomparsa 15 giorni fa, trovato il corpo a pezzi nell’appartamento del vicino di casa. Fermato (ansa) free.it

Il corpo della vittima era stato fatto a pezzi e da una prima analisi effettuata dai medici legali era in avanzato stato di decomposizione. Sul luogo del ritrovamento nella serata di ieri è arrivato intorno alle 20 anche il pm di Milano Leonardo Lesti. Il vicino di casa che non ha opposto resistenza agli uomini dell’Arma, prima di essere portato in caserma ha solo chiesto un caffè.

Marta Di Nardo, per la morte della donna fermato il vicino di casa: un 46enne prluripregiudicato

Poco prima di rinvenire il corpo di Marta Di Nardo, i carabinieri della Compagnia di Porta Monforte durante il sopralluogo in casa del vicino della donna avevano trovato tracce di sangue. Il sopralluogo era iniziato dall’appartamento della 60enne ma poi si era esteso anche all’abitazione del vicino di casa, un italiano di 46 anni con evidenti problemi di tossicodipendenza e pluripregiudicato.

Marta Di Nardo
Marta Di Nardo, trovato il corpo della 60enne dopo 15 giorni dalla scomparsa. Fatto a pezzi forse dal vicino di casa. Fermato dai Carabinieri (ansa) free.it

Gli uomini dell’arma dei carabinieri avevano isolato alcune tracce ematiche  nell’abitazione di Domenico L. il vicino di casa che vive sullo stesso piano dove abitava Marta Di Nardo, nella scala C. Sono le 16.30 di venerdì 20 ottobre quando i militari, grazie all’intervento dei vigili del fuoco, entrano in casa della 60enne per il sopralluogo.

Poi si dirigono nell’appartamento adiacente, quello intestato al 46enne e trovano il corpo della 60enne. Oltre al medico legale giunto sul posto per il recupero dei resti, intorno alle 21.15 è arrivata anche la polizia mortuaria. Il presunto colpevole del delitto, presente per l’intero sopralluogo in casa, non ha ammesso l’omicidio né fornito spiegazioni su quanto accaduto. Ora è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto, ritenuto gravemente indiziato dell’omicidio della donna.
Nel sopralluogo effettuato in casa del fermato sono stati trovati alcuni effetti personali di Marta Di Nardo e sono emerse anche tracce della presenza del 46enne all’interno dell’abitazione della vittima che risalgono a un periodo successivo alla sua scomparsa.

I problemi di ludopatia e l’analisi delle telecamere

Marta Di Nardo era in cura al Cps per un grave problema di ludopatia quando dallo scorso 17 ottobre il figlio ne denuncia la scomparsa. Ma già dal 4 ottobre, il telefono cellulare della donna risultava spento, da quel giorno non si sono più avute notizie della 60enne. Marta Di Nardo sembrava essere sparita nel nulla.

Dai filmati delle telecamere di sorveglianza della palazzina analizzati nei giorni scorsi dagli investigatori non compare nessun riscontro sulla donna. L’abitazione in cui viveva la 60enne era chiuso a chiave e per aprirlo, ieri, sono dovuti intervenire i vigili del fuoco forzando la serratura. Intanto il pm milanese Leonardo Lesti aveva aperto un fascicolo per la scomparsa di Marta Di Nardo ma senza titolo di reato, almeno fino a ieri sera quando, invece, nell’appartamento del vicino di casa della vittima è stato trovato il cadavere mutilato.

Alla scoperta del corpo fatto a pezzi, il proprietario dell’abitazione non ha proferito parola. Ora gli inquirenti e gli investigatori sono al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica del delitto e le ultime ore di vita della 60enne che, secondo quanto emerso da chi la conosceva, aveva diversi problemi psichici e rapporti quasi inesistenti con i familiari. Inoltre, come riporta anche Leggo, nell’appartamento i vicini di casa avrebbero notato un continuo via vai di persone già da diversi giorni.

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