La maxi rissa con tanto di coltello avvenuta al culmine della partita di serie B tra Genova e Perugia risale allo scorso 15 aprile. Oggi 9 ultras sono stati arrestati dalla Digos di Genova accusati di rissa aggravata, lesioni aggravate e detenzione illegale di arma
L’operazione scattata oggi, 19 ottobre, e condotta dagli agenti della Polizia di Stato ha portato agli arresti nove soggetti appartenenti alla tifoseria organizzata del Genoa. Sette di loro sono stati sottoposti alla misura cautelare dei domiciliari mentre per gli altri due la detenzione in carcere. Tutti sono stati ritenuti coinvolti nella maxi rissa avvenuta a Marassi al termine dell’incontro calcistico di serie B tra Genoa e Perugia.
L’indagine della Digos di Genova è partita dopo la rissa avvenuta in piazza Galileo Ferraris nel capoluogo ligure tra i due principali gruppi di ultras della serie B del Genova e del Perugia. I fatti sono accaduti al termine della partita “Genoa-Perugia” giocata lo scorso 15 aprile.
In manette 9 ultras, autori della rissa con il coltello dello scorso 15 aprile
In un comunicato della Polizia di Stato comunica che: “Fatta salva la presunzione di innocenza delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per le medesime di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede, l’attività d’indagine, condotta dalla Digos di Genova e coordinata dalla Procura del capoluogo ligure, ha permesso di individuare i responsabili delle condotte più violente, uno in particolare autore di un accoltellamento”.
In modo particolare viene specificato che a due dei 9 indagati è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere, uno di questi capo ultras della tifoseria del Perugia coinvolto nella rissa, mentre altri 7 appartenenti alla tifoseria genoana e considerati elementi di spicco della Gradinata Nord, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.
Gli uomini della Digos di Genova durante le perquisizioni ai sette tifosi del Genoa ed estese anche ad altri due tifosi per i quali non sono state ritenute sussistenti le esigenze cautelari, hanno prelevato gli smartphone e gli altri dispositivi informatici, così come altro materiale utile all’approfondimento delle indagini. L’analisi dei dispositivi informatici servirà a confermare l’effettiva partecipazione degli indagati alla rissa, nonché di verificare i vari contatti al fine di individuare altri responsabili e i reali organizzatori della colluttazione.
Chi sono i nove ultras identificati
I nove tifosi identificati dalla Digos genovese hanno un’eta compresa tra i 21 e i 56 anni, e tutti sono stati indagati a vario titolo per i reati di rissa aggravata, lesioni aggravate e detenzione illegale d’arma.
Tutti appartengono ai gruppi ultras genoani denominati: “Nucleo 1893”, ”Armenia 5 Rosso” e “Caruggi”. Di questi, il primo è in contrasto con gli altri due da anni molti anni in seguito a questioni legate all’orientamento politico ed alla supremazia in Gradinata, fino ad arrivare allo scontro aggressivo e risolutivo nel quale alcuni tifosi sono rimasti feriti.
I fatti risalgono alla partita di serie B, tra Genoa e Perugia, disputata lo scorso 15 aprile. Al termine del fischio dell’arbitro i tifosi ultras rossoblù e alcuni avversari appartenenti alla tifoseria del Perugia si erano riversati in piazza Galileo Ferraris dando origine a una rissa con tanto di coltello.