L’ombra del terrorismo arriva anche a Milano. La polizia di Stato ha arrestato stamani due persone, si tratta di un cittadino egiziano e un italiano di origine egiziane. I magistrati fanno sapere che i due attentatori fanno parte dell’Isis
I due attentatori egiziani arrestati questa mattina, 17 ottobre, durante l’operazione antiterrorismo della Polizia di Stato a Milano sono accusati di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere con finalità di terrorismo.
Dalle prime ore dell’alba di oggi l’operazione condotta dalla Digos di Milano, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo ha portato al fermo di un cittadino egiziano e un altro di origine egiziane naturalizzato italiano.
Terrorismo, a Milano fermati due egiziani
Il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Perugia, la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e il Servizio Centrale Polizia Postale e delle Comunicazioni, coadiuvati dalla Procura milanese e della Digos, nell’operazione antiterrorismo di questa mattina hanno catturato due presunti attentatori.
Da quanto si apprende, l’operazione della Polizia non ha alcun collegamento con l’attentato terroristico avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 16 ottobre a Bruxelles dove sono morti due cittadini, né tantomeno con l’arresto di sabato scorso del 33enne egiziano autore di un’aggressione a tre persone in viale Monza, a Milano, avvenuto a mani nude mentre l’aggressore impugnava una copia del Corano e urlava frasi come “Allah è grande”.
Secondo una nota del procuratore capo di Milano, Marcello Viola, riportata dall’AGI, i due uomini di origine egiziana arrestati per la loro “partecipazione all’organizzazione terroristica internazionale denominata Isis” sarebbero risultati “estremamente attivi nella propaganda e nel proselitismo digitale per conto dell’Isis, mettendosi a disposizione dell’organizzazione terroristica e finanziando cause di sostegno della stessa alla quale avrebbero prestato giuramento di appartenenza e di fedeltà”. E’ attesa alle 11:30 di questa mattina una conferenza stampa negli uffici della Procura milanese che spiegherà i dettagli dell’operazione.
Insulti alle cariche dello Stato italiano e l’esaltazione dell’odio sul web
I due terroristi, secondo quanto affermato dalla procura durante la conferenza stampa di questa mattina, pubblicavano contenuti sul web inneggianti allo stato islamico. Insultavano le più alte cariche dello Stato italiano e, anche se non compaiono indicazioni sul fatto che volessero agire concretamente, l’esaltazione dell’odio verso l’Occidente e gli ebrei era ben radicata in loro. I due cittadini egiziani di 49 e 44 anni erano regolari sul territorio italiano ma considerati pericolosi per le loro azioni di proselitismo attraverso chat whatsapp e telegram.
Quando le forze di polizia sono arrivati nelle loro rispettive abitazioni, due paesini limitrofi alle porte di Milano, i due attentatori all’interno delle case non hanno potuto opporre resistenza. Sui due soggetti l’antiterrorismo indagava già dall’agosto del 2021. Sono stati trovati anche dei versamenti di denaro verso conti intestate a donne, famiglie di terroristi, tra Yemen e Palestina, le causali erano il sostentamento alle vedove dei combattenti.
I due egiziani sono dipendenti nel settore dell’edilizia. Il più anziano dei due avrebbe indottrinato il più giovane. Quest’ultimo, a sua volta, stava cercando di indottrinare allo Stato Islamico anche il figlio minorenne. Dalle chat tra i due emergono, oltre al giuramento allo Stato Islamico e la più totale sottomissione ad esso, anche conoscenze approfondite nell’uso di armi e molti consigli su come sparare. Scoperti nei gruppi Telegram diversi video dell’orrore con bambini a viso scoperto che sparano a prigionieri. Una macabra e cavillosa attenzione dell’Isis all’addestramento dei più piccoli.
Il commento del vicepremier Salvini
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, commentando i due arresti di questa mattina ha scritto su “X” un post di ringraziamenti alle forze dell’ordine intervenute per fermare i due: “Tolleranza zero, controlli, manette ed espulsioni per chi sostiene il terrorismo islamico”.