La guerra in Israele conta già migliaia di vittime, ora però è tempo di conoscere la storia di una giovane eroina 25enne: Inbar Lieberman ha coordinato la resistenza nel suo kibbutz.
Inbar Lieberman è una delle protagoniste in Israele durante questi giorni di grande difficoltà. Migliaia di vittime anche in Palestina dopo gli attacchi di Hamas a cui hanno fatto seguito quelli israeliani.
Fatto sta che la 25enne sarebbe già una eroina in madrepatria. La storia della giovane ha fatto il giro del mondo dopo aver coordinato la resistenza nel suo kibbutz, impedendo ai terroristi di prenderne il controllo. In altre circostanze, infatti, i miliziani hanno ucciso e sequestrato gli abitanti, così come dimostrato da centinaia di video circolati in Rete.
Secondo quanto riportato dai media israeliani, Inbar avrebbe ucciso cinque terroristi. Le forze di sicurezza da lei guidate, invece, avrebbero respinto e ucciso altri venti miliziani nel giro di circa quattro ore. Il kibbutz è quello di Nir Am che si trova a 1,5 chilometri dalla Striscia di Gaza, cuore pulsante del conflitto fra Hamas e Israele.
Lieberman fa parte del servizio di sicurezza regionale dallo scorso mese di dicembre, lo scorso sabato 7 ottobre è riuscita a comprendere il pericolo fin dalle prime esplosioni. E proprio dai razzi, rumore diverso rispetto al solito, ha capito che non si sarebbe trattato dei soliti attacchi missilistici.
Nel suo kibbutz vicino a Sderot ha così deciso di aprire l’armeria e distribuire munizioni e fucili ad altri membri della squadra di sicurezza. Un gruppo di 12 persone ha così permesso di salvare l’intera comunità. La 25enne si è organizzata in breve tempo con la squadra, sfruttando i punti strategici, preparando anche delle imboscate.
La sua unità sarebbe già diventata operativa, così come raccontato da una coordinatrice culturale di Nir Am. “Inbal ha preso una decisione diversa ed è subito passata all’operatività. In realtà, il fatto che l’abbiano fatto in anticipo ha evitato decine di vittime“, racconta Ilit Paz, parlando con la testata Israel Hayom.
Sui social la storia di resistenza di Inbal e della squadra ha raccolto grandi consensi e segni di gratitudine. “Il suo eroismo rimarrà nella memoria di Israele per generazioni. Inbal è la ragione per cui c’è un solo kibbutz in tutta l’area circostante che è rimasto illeso: Nir Am“, si legge.
La comunità di Nir Am è una di quelle in cui Hamas ha tentato di accedere, ma senza alcun esito positivo, anzi. La stessa cosa è avvenuta ad Ein Habsor, non molto lontano dalla Striscia, dove alcuni abitanti sarebbero riusciti a respingere i miliziani. A spiegarlo è un residente della zona che si chiama Noam Gotliv.
“Quello che ci è successo è stato in parte prontezza e in parte un miracolo“, ha raccontato il residente. Ma nel Paese le vittime sono in continuo aumento e le notizie dei bambini uccisi, alcuni dei quali “decapitati“, ha scosso e non poco.
Le foto social la ritraggono spensierata, prima dell’inizio della guerra, mostrando Inbar Lieberman mentre si rilassa con le amiche. La 25enne è riuscita in ogni caso a comprendere il pericolo, da qui la scelta di mettere in pratica quanto appreso durante l’addestramento militare. Sono previsti obbligatoriamente in Israele, infatti, 24 mesi per le donne e 32 per gli uomini, ora però è tempo di elogi in Isreale per il coraggio mostrato dalla ragazza.
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