L’esito della perizia svolta sull’incidente stradale confermano che Angelika Hutter, la 33enne responsabile della strage di Cadore, non perse il controllo dell’Audi
Da quel tragico 6 luglio in cui a Santo Stefano di Cadore (provincia di Belluno) persero la vita tre persone: Marco Antonello, 48 anni, il figlio Mattia di appena 2 anni e la nonna del bimbo, Mariagrazia Zuin di 65 anni, le indagini non si sono mai fermate per cercare la verità.
I tre familiari sono stati travolti dall’Audi A3 nera guidata dalla 33enne Angelika Hutter, cittadina tedesca poi arrestata, mentre stavano passeggiando sul marciapiedi. Oggi arriva la perizia tecnica sull’incidente e gli esiti pongono molti interrogativi. L’esame svolto alla presenza dei periti e dei consulenti delle parti e del procuratore della Repubblica di Belluno, Paolo Luca confermano che la guidatrice dell’Audi non avrebbe perso il controllo della macchina.
Ricostruito l’incidente di Cadore. Cosa ha visto Angelika Hutter
L’esperimento giudiziale inizia da Via Udine, a Santo Stefano di Cadore, chiusa al traffico su ordinanza del sindaco Oscar Meneghetti e sotto la supervisione del procuratore Paolo Luca e del sostituto Simone Marcon. Per la ricostruzione dell’incidente e simulare l’Audi A3 nera guidata dalla Hutter è stata utilizzata una Fiat Tipo grigia.
L’inversione a U e rettilineo fino alla terza marcia, la velocità è di 90 chilometri orari fino al tratto di marciapiede in cui, alle 15.15 del 6 luglio 2023, stavano camminando le tre vittime e i due superstiti. Sono state usate anche dei manichini, per simulare gli effetti dell’impatto mentre, la scena è stata ripresa dalle telecamere sia dall’interno della macchina che dall’esterno.
Al termine della ricostruzione tecnica il procuratore Paolo Luca commenta, come riporta il Corriere delle Alpi: “Un esperimento interessante che ci ha permesso di verificare cosa ha visto e poteva vedere Angelika Hutter negli istanti immediatamente precedenti all’investimento mortale. È un accertamento, che arriva dopo la consulenza tecnica da parte di Andrea Calzavara”.
L’esito della perizia
La ricostruzione del sinistro mortale ha l’obiettivo di chiarire quali condizioni di visibilità potesse aver avuto la guidatrice del’Audi A3 risultata negativa ai test antidroga e alcolemici. Dai primi esiti della perizia sembrerebbe che Angelika Hutter non abbia perso il controllo dell’auto.
La perizia svolta precedentemente sulla macchina confermò che il mezzo era perfettamente funzionante e non presentava anomalie ai freni. Infine, dagli accertamenti passati emerse anche che la conducente non era distratta dal telefono cellulare come si aveva ipotizzato inizialmente mentre era al volante.
Intanto, nell’attesa di ricevere qualche riscontro ulteriore sull’esperimento eseguito questa mattina, 11 ottobre a Cadore, la Procura di Belluno ha incaricato un consulente, che parla la lingua tedesca, per periziare la 33enne indagata per omicidio stradale plurimo. L’obiettivo è capire le condizioni psichiche della donna prima e dopo l’incidente in cui un’intera famiglia è stata devastata.