Altra grana per la Juventus dopo il caso Pogba: ora a rischiare la squalifica è Nicolò Fagioli. L’accusa da un lato, la necessità di difendersi dall’altro, nel mezzo tutta una serie di questioni da accertare.
Paul Pogba dovrà difendersi dalle accuse di doping, specialmente in seguito alle controanalisi che hanno constatato la positività al testosterone, ma per la Juventus l’incubo squalifiche tocca anche un altro giocatore.
La questione è totalmente differente e riguarda Nicolò Fagioli. Il giocatore è indagato con l’accusa di possibili scommesse online sulle piattaforme digitali. Proprio la Procura di Torino ha aperto un fascicolo per violazione dell’articolo 24 del Codice di Giustizia sportiva. In caso di conferma Fagioli rischia una lunga squalifica.
La vicenda
Violare l’articolo 24 significa almeno tre anni di squalifica per il centrocampista juventino che sta cercando di costruire la sua carriera in bianconero. Il gioco d’azzardo non è illegale in Italia, ma ciò lo diventa quando si utilizzano piattaforme non autorizzate dallo Stato.
Come se non bastasse, però, è vietato agli sportivi, a prescindere dal ruolo rivestito, fare scommesse sulla propria disciplina. Adesso la palla passa dal calcio giocato a quello delle autorità competenti. Il procuratore Giuseppe Chiné avrà il compito di verificare se Fagioli abbia scommesso ed eventualmente su quale evento in particolare.
L’indagine è stata avviata dalla Procura di Torino per un giro di scommesse, di natura anche non sportiva, effettuato su piattaforme online. Insieme alla squalifica, inoltre, Fagioli rischierebbe anche un’ammenda da 25mila euro a salire.
Cosa dice l’articolo 24
L’articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva vieta “ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della FIfa e della Uefa“, si legge.
La vicenda è ancora tutta da chiarire e accertare: si potrebbe chiudere con un’archiviazione oppure con l’apertura con un procedimento. Fagioli sarebbe stato già informato e molto probabilmente il post social dopo la vittoria della Juventus contro il Torino sarebbe un segnale.
E dopo Paul Pogba adesso arriva un nuovo problema da affrontare per il club bianconero, fra l’altro già a conoscenza di questa vicenda riguardante Fagioli. Nessuna ipotesi può essere formulata al momento sul centrocampista 22enne, ma le indagini avrebbero formulato questa accusa, ora toccherà al giocatore spiega tutto nelle sedi opportune.
L’immagine rappresentava un sentiero su un campo arido che punta verso un orizzonte maggiormente sereno, sullo sfondo le montagne irradiate dai raggi del sole.
La stradina indicata con la freccia e la scritta “resilience”. Con la parola resilienza si evince la capacità di una persona ad affrontare un periodo difficile potrebbe nascondere fra le righe quanto sarebbe diventato ora di dominio pubblico. Intanto non resta che attendere cosa deciderà di fare la Federcalcio.
Lo scorso mese di luglio, proprio l’ex re dei paparazzi Fabrizio Corona aveva pubblicato accuse gravissime contro il giocatore. “Ha una dipendenza dal gioco d’azzardo/ludopatia“, aveva scritto, non senza ricevere critiche di ogni genere. Corona avrebbe anche pubblicato stime sulle cifre perse dal giovane, ma senza una prova sulla vicenda.
A distanza di qualche tempo è stata avviata l’indagine, ma i due eventi non coincidono. Fagioli e Pogba nel giro di poco tempo risultano indagati per due distinte vicende, in casa Juventus serpeggia però una inevitabile tensione, provocata, in parte, anche da questi due episodi.
