La giudice Iolanda Apostolico non ha nuovamente convalido il trattenimento di altri migranti provenienti dalla Tunisia: cosa è accaduto e perché il caso rischia di aprire nuove polemiche politiche con Matteo Salvini (e non solo).
Iolanda Apostolico è la giudice del Tribunale di Catania che ha scelto di non convalidare il trattenimento dei migranti presenti nel Centro richiedenti asilo di Pozzallo. La scelta era stata disposta dalla Questura di Ragusa e riguardava quattro persone giunte dalla Tunisia.
Non è di certo una novità quella scelta dalla giudice che, infatti, ha sostanzialmente confermato l’illegittimità sulle norme presenti nel decreto Cutro. In questo caso, però, le motivazioni sarebbero state più complesse.
Cosa è accaduto
La giudice Apostolico ha ribadito che le procedure di frontiera, che riguardano nello specifico i migranti sbarcati a Lampedusa, sarebbero illegittime. Al contempo, inoltre, è stata indicata come inadeguata la richiesta di cauzione per ritornare in libertà (circa 5mila euro ndr).
Si tratta in ogni caso di un nuovo provvedimento, con protagonista Iolanda Apostolico, oggetto di polemiche dopo la pubblicazione di un filmato. Protestava ad agosto 2018 contro la decisione – presa dall’ex ministro dell’Interno Salvini – circa il divieto di far sbarcare in porto 150 migranti. E anche di recente, in aggiunta, il giudice Rosario Cuprì hascelto di non convalidare lo stop per altri sei migranti.
Apostolico è fortemente contraria al decreto Cutro e lo ha ribadito a chiare lettere. “Il richiedente non può essere trattenuto al solo fine di esaminare la sua domanda“, specialmente visto che il “trattenimento di un richiedente protezione internazionale, costituendo una misura di privazione della libertà personale è legittimamente realizzabile soltanto in presenza delle condizioni giustificative previste dalla legge“, si legge nelle motivazioni.
La richiesta d’asilo a Lampedusa e non a Pozzallo, cosa cambia
Apostolico aveva infatti spiegato che, i migranti approdati lo scorso 3 ottobre a Lampedusa, avevano manifestato proprio nella città l’intenzione di chiedere asilo. Non sarebbe quindi Pozzallo il luogo prescelto per procedere con le procedure di frontiera.
Leggendo ancora una volta le motivazioni del provvedimento, firmato sempre dalla giudice Apostolico, si evince che “la normativa interna incompatibile con quella dell’Unione va disapplicata dal giudice nazionale“. Si ribadisce ancora il contrasto con la normativa europea, inerente alla cauzione pagata per riottenere la libertà, sia una grave forma di illegittimità.
Il commento di Salvini
Ancora nessun commento ufficiale, da parte di Salvini, ma resta chiara l’intenzione di non voler tralasciare una questione a cui il leader della Lega tiene particolarmente. E fonti della Lega commentano grandi giri di parole, esprimendo tutto il loro disappunto. “Ma questa è giustizia o politica“, si legge in alcune dichiarazioni riportate da Repubblica.
“Io ero vicepremier e ministro dell’Interno. L’estrema sinistra manifesta per chiedere lo sbarco degli immigrati e la folla urla ‘assassini’ e ‘animali’ ai poliziotti. Mi sembra di vedere alcuni volti familiari“, aveva scritto il leader della Lega sui social network.
Resta ancora da chiarire chi abbia girato le immagini che ritraggono Iolanda Apostolico, così come spiegare da chi Salvini le abbia ricevute. La polemica del 2018, con la nave Diciotti bloccata per il divieto di sbarco, firmato da Salvini, sarebbe un nuovo problema. Adesso l’ipotesi è di una possibile violazione del segreto d’ufficio, tutto resta però ancora da accertare. Salvini e la Lega intanto tornano alla carica e non si escludono nuove polemiche contro la decisione sui migranti sbarcati in Sicilia.