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Cronaca

Alice Schembri, suicida a 17 anni: morte annunciata sui social dopo lo stupro di gruppo e il video su Whatsapp

Published by
Maria Teresa Bianco

Alice Schembri si suicida a 17 anni dopo essere stata violentata da un gruppo di 4 ragazzi che hanno ripreso lo stupro con il cellulare e pubblicato tutto su Whatsapp. L’annuncio della morte in un post sui social 

Un post straziante pubblicato sui social in cui Alice Schembri annuncia la sua decisione di suicidarsi. L’idea di farla finita era nata in lei due anni prima quando, a 17 anni, è stata vittima di una brutale violenza di gruppo da parte di quattro ragazzi i quali hanno filmato lo stupro e poi divulgato il video su Whatsapp.

ALice Schembri, morta suicida a 17 anni, il post prima dell’insano gesto (ansa) free.it

Dal giorno del suicidio di Alice sono trascorsi sei anni. Era il 18 maggio del 2017 quando il corpo della 17enne venne ritrovato in fondo alla Rupe Atenea di Agrigento, dalla quale si era lanciata. Prima dell’insano gesto Alice aveva annunciato la sua morte sui social con un lungo post.

Alice Schembri, morta suicida a 17 anni. La violenza sessuale di gruppo mai confessata

Della morte di Alice Schembri oggi Marco Gaeta, giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Palermo, ha rinviato a giudizio due giovani che all’epoca dei fatti erano maggiorenni. I due sono stati accusati di violenza sessuale di gruppo e produzione di materiale pedopornografico.

Morte Alice Schembri, oggi il rinvio a giudizio per i 4 indagati (ANSA)

La prima udienza è fissata per il prossimo 4 dicembre 2023 davanti ai giudici della prima sezione penale. I genitori della giovane suicida si sono costituiti parte civile e, assistiti dal legale Santina Nora Campo, si sono associati alla richiesta della procura di disporre il rinvio a giudizio. Nel frattempo gli avvocati dei due imputati, avevano avanzato la richiesta al giudice di emettere una sentenza di non luogo a procedere.

Mentre dal 2017 il lavoro della squadra mobile di Agrigento che indaga sul suicidio di Alice Schembri hanno, inizialmente, preso in considerazione piste differenti. Tra queste anche quella della setta satanica, poi accantonata per seguire, a seguito del ritrovamento di alcuni video in rete, quello dello stupro di gruppo subito il 18 maggio del 2017. Nei filmati che giravano sui social, e in modo particolare sulle chat Whatsapp, si vede la 17enne mentre faceva sesso di gruppo con quattro ragazzi, due dei quali minorenni all’epoca dei fatti. Anche per loro, così come per gli altri due maggiorenni, è stato chiesto il rinvio a giudizio e l’udienza in questo caso è fissata per il prossimo 10 ottobre. Tra i due imputati minorenni c’è anche l’ex fidanzato della Schembri che è accusato di tentata estorsione e violenza privata. Il giovane avrebbe ricattato con dei video hard alcune sue coetanee anche se gli avvocati sostengono che i rapporti fossero consensuali.

Il post social prima del suicidio

La 17enne prima dell’estremo gesto aveva raccontato il suo dolore in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook. Come riporta anche Leggo, nel messaggio social, Alice confessa i suoi atroci pensieri: “Nessuno di voi sa e saprà mai con cosa ho dovuto convivere da un periodo a questa parte…Quello che mi è successo non poteva essere detto, io non potevo e questo segreto dentro di me mi sta divorando”.

Poi l’angosciante post prosegue: “Ho provato a conviverci e in alcuni momenti ci riuscivo così bene che me ne fregavo, ma dimenticarlo mai…E allora ho pensato..Perché devo sopportare tutti i momenti no, che pur fregandomene, sono abbastanza stressanti, se anche quando tutto va bene e come dico io, il mio pensiero è sempre là?”.

La giovane Alice conclude poi il suo lungo sfogo social con un riferimento alla sua persona: “Non sono una persona che molla, una persona debole, io sono prepotente. Voglio cadere sempre in piedi e voglio sempre averla vinta, ma questa volta non posso lottare, perché non potrò averla vinta mai, come però non posso continuare a vivere così, anzi a fingere così”.

 

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