Una coppia di genitori avrebbe violentato la figlia di pochi mesi e successivamente diffuso le immagini in Rete: le accuse sono gravissime.
Una macabra storia ha come protagonista una coppia di genitori e la loro figlia di pochi mesi. Secondo l’accusa, i due dovranno difendersi da gravissime accuse a vario titolo. L’uomo avrebbe abusato della figlia di pochi mesi, poi avrebbe invece diffuso le immagini in Rete.
La moglie, invece, è stata arrestata poiché accusata di scambio di materiale pornografico infantile via chat con altre persone (compagno incluso). Entrambi sono stati scoperti e arrestati in un appartamento nella regione di Madrid, in Spagna.
Cosa è stato scoperto
La casa in cui vivevano era tenuta “in pessime condizioni“, così come ampiamente spiegato dalle autorità. L’uomo avrebbe offerto la figlia ad altre persone per abusi: ha dei precedenti per reati a sfondo sessuale. La conferma di quanto accaduto è giunta direttamente dalla polizia spagnola mediante una nota. A riportare la notizia è il quotidiano Abc.
Tutto è partito da una segnalazione, inviata dall’Homeland Security Investigations (Hsi) statunitense, che ha successivamente aperto l’attività investigativa e i conseguenti risultati. La polizia madrilena ha arrestato un cittadino 25enne, originario del Venezuela, accusato di aver diffuso immagini sessuali della bambina di pochi mesi. L’avrebbe violentata e al contempo offerto la piccola ad altri pedofili.
La compagna dell’uomo, nonché madre della bambina, è una ragazza di 23 anni che ha ribadito di non essere a conoscenza degli abusi del compagno ai danni della figlia di pochi mesi. La coppia avrebbe condiviso materiale pedopornografico in chat.
La piccola ha appena 5 mesi e per questa grave accusa il padre 25enne è stato arrestato. Le indagini effettuate dall’unità per la criminalità informatica della penisola iberica si sono attivati dopo una segnalazione giunta dagli Stati Uniti.
Le indagini e gli arresti
Indagini partite a settembre 2022, in seguito alle segnalazioni sulle attività online del padre, arrestato già in passato per diffusione e possesso di materiale di natura pedopornogragica. Lo scorso mese di dicembre era scattata anche una perquisizione avvenuta nel quartiere di Aluche, a Madrid. In quella occasione, infatti, gli agenti hanno sequestrato materiale e arrestato l’uomo.
In casa la situazione era invivibile: scarse condizioni igienico-sanitarie, rifiuti, sporcizia e marijuana sparsa un po’ ovunque. Il Tribunale di Madrid, di conseguenza, ha tolto la tutela della bimba alla coppia di genitori.
🚩Detenido en #Madrid un varón por agredir sexualmente a su propia hija de pocos meses
A través de #rrss, y de mensajería instantánea, descargaba y difundía contenido de pornografía infantil y ofrecía a su propia hija a terceros para mantener relaciones sexuales pic.twitter.com/QVoNxrF2WQ
— Policía Nacional (@policia) October 3, 2023
E proprio sul telefono dell’uomo sono stati scoperti un centinaio di video pornografici: fonti di polizia hanno parlato di bambini sotto i due anni d’età. In alcuni ci sarebbe anche la figlia dell’uomo: le violenze si sarebbero ripetute quando la piccola aveva 5-6 mesi di vita.
Gli inquirenti hanno scoperto che sulle chat l’uomo avrebbe parlato della possibilità di partecipare alle violenze sulla figlia. Da chiarire se fosse opera fantasiosa, da parte del 25enne, oppure di vere e proprie proposte. Intanto la polizia ha arrestato e rilasciato la madre della piccola: sul proprio account Telegram era comunque presente del materiale pedopornografico.