Nuovi dettagli emergono sulla strage di Alessandria: Martino Benzi aveva più di qualche segreto. Pc dell’ingegnere protetto da sistema di sicurezza. Cosa emerge dalle indagini.
Martino Benzi è l’ingegnere elettronico che ha ucciso ad Alessandria il figlio 17enne e la moglie in casa, proseguendo la strage nella Rsa dove si trovava la suocera. Lo scorso mercoledì 27 agosto, inoltre, dopo aver ucciso i tre familiari si è in seguito tolto la vita.
Ora emergono invece nuovi dettagli su cosa potrebbe nascondere nel suo computer portatile. Il consulente informatico 66enne ha un pc protetto da un sistema di sicurezza, ora i carabinieri hanno invece chiesto di forzare l’accesso, non prima però di aver ottenuto l’autorizzazione.
Le novità su Martino Benzi
Grazie al decreto delle autorità competenti, inoltre, si potrebbero così controllare movimenti bancari e conti correnti dell’uomo. Sta di fatto che in via Lombroso, però, l’uomo avrebbe lasciato un biglietto, parlando di difficoltà economiche, da qui la decisione di compiere la strage.
“Non c’è più scampo, sono rovinato. Ho distrutto la mia famiglia, che amavo più di ogni altra cosa“, si legge. Gli inquirenti hanno intanto sequestrato le bollette e i documenti di rendicontazione relativi alle sue attività di progettista di siti web. Dai primi accertamenti sembrerebbero emergere dei problemi di natura economica: a riportare la notizia è il Corriere della Sera.
Pochi affari conclusi, proposte di lavoro ridotte e incassi in netto calo. Sua moglie Monica Berti, in seguito ad una malattia e al conseguente trapianto di midollo osseo, aveva ripreso a lavorare. Gli orari erano però ridotti, così come il compenso percepito.
Benzi avrebbe faticato anche a pagare l’affitto dell’appartamento che si trovava nel quartiere Pista. Ciò sarebbe stato confermato anche da uno dei fratelli che vive con la madre anziana in una villa nella frazione di Spinetta Marengo.
Sgomento per la morte della famiglia
L’uomo ha ucciso anche suo figlio 17enne Matteo e la suocera Carla Schiffo. “Quando Matteo era piccolo tutta la famiglia era riunita. Quel ragazzo lo abbiamo visto crescere, ma ormai era da parecchio tempo che non venivano qui a Spinetta. Forse c’erano stati dei dissapori, ma chi lo sa“, spiegano i vicini.
La famiglia dell’uomo è conosciuta visto che i genitori dell’uomo hanno lavorato e gestito per tanti anni un negozio di abbigliamento e tessuti in centro città. La pista economica resta al momento l’ipotesi investigativa principale, ma nulla può essere escluso.
Martino Benzi ha prima accoltellato il figlio e la moglie, poi si è diretto verso la casa di riposo per uccidere la suocera 78enne, infine si è invece tolto la vita. Un’azione omicida studiata e pianificata nei minimi dettagli, tanto da effettuare un sopralluogo il giorno prima della tragedia, nonché dopo il delitto. In quest’ultimo caso ha deciso di togliere gli abiti pieni di sangue, nel caso specifico dopo aver tolto la vita al figlio e alla moglie.