Paura a Napoli per l’ennesima scossa di terremoto di magnitudo 4.2 registrata nell’area dei Campi Flegrei. Caos alla viabilità sulla linea ferroviaria, ritardi fino a 140 minuti
Un’altra scossa di terremoto di magnitudo 4.2 ha riportato la paura a Napoli e, più precisamente, nell’area dei Campi Flegrei. Negli ultimi giorni sono state decine le scosse che si sono registrate proprio in zona. L’ultima è quella avvenuta alle 2.35 del mattino tra martedì e mercoledì e che secondo i dati Ingv è la più forte degli ultimi 39 anni.
Sono stati molti i residenti del capoluogo campano che hanno percepito distintamente la scossa nella notte e che hanno passato la notte in strada per la paura. Nella zona dei Campi Flegrei è in atto uno sciame sismico che nella sola giornata di martedì ha fatto registrare nel complesso 9 scosse provocando danni e ripercussioni anche alla viabilità ferroviaria con ritardi fino a 140 minuti per i treni Napoli-Milano.
Negli ultimi giorni la zona dei Campi Flegrei è sottoposta a uno sciame sismico continuo. La domanda ora è perché sta accadendo tutto questo? Secondo l’Ingv, Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, “in quell’area si sta riproponendo quello che è già accaduto all’inizio degli anni Ottanta, ovvero un aumento delle sismicità, legata alla dinamica del vulcano in profondità ad alcuni chilometri“.
Il geologo Carlo Doglioni, presidente dell’Ingv ha dichiarato, come riporta anche il Messaggero: “stiamo monitorando minuto per minuto l’evoluzione ma non siamo in grado di prevedere quel che può accadere, certamente ci stiamo avvicinando a una situazione di crisi come quella, appunto, di 40 anni fa. Dobbiamo quindi prestare la massima attenzione”.
Due giorni fa, il geologo aveva detto: “E’ un’evoluzione “normale”, abbiamo visto che c’è una maggiore frequenza di eventi e sta aumentando un po’ l’intensità. Come Osservatorio Vesuviano dell’Ingv stiamo monitorando anche le variazioni eventuali di gas e la velocità del sollevamento del bradisismo”. Secondo gli esperti, dell’Ingv, Mauro Di Vito, Francesca Bianco e Carlo Doglioni, “A causare la sismicità nell’area dei Campi Flegrei è la forte risalita di gas e un aumento della pressione nelle acque che si trovano in profondità, nel sottosuolo ma la probabilità di una eruzione vulcanica è relativamente bassa”.
La forte scossa di terremoto registrata nella zona di Napoli Ovest questa notte ha portato notevoli disagi anche alla viabilità ferroviaria con forti ritardi fino a 140 minuti per i treni sulla linea Napoli–Milano a partire dalle prime ore di questa mattina, 27 settembre.
I ritardi sia per gli arrivi che per le partenze hanno interessato anche la stazione di Roma Termini, che per alcuni treni si sono superate le due ore di attesa. Per consentire le dovute verifiche sulla rete ferroviaria dopo la scossa di terremoto registrata nella notte a Napoli la circolazione dei treni in via precauzionale risulta al momento sospesa.
Molti i passeggeri che attendono sulle banchine dei binari di poter finalmente salire sui treni diretti alle rispettive destinazioni. Bloccata anche la linea metropolitana gestita da Ferrovie dello Stato. I treni che hanno subito maggiori ritardi e disagi sono quelli dell’alta velocità gestiti da Trenitalia ma anche da Italo.
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