Due big proposti ai nerazzurri per avere il bomber in una trattativa clamorosa: nulla da fare, la risposta è netta.
Una trattativa complessa, lunghissima, con risvolti interessanti e addirittura record per una cessione di sicuro inattesa.
Capita anche questo quando si parla di nomi pesanti, ma soprattutto quando sulla Serie A piombano i club inglesi, gli unici capaci di pareggiare o in qualche modo di competere con le offerte in arrivo dall’Arabia. Al centro di una operazione che rappresenta una delle cessioni più remunerative nella storia della Serie A c’è l’Atalanta.
L’approdo di Rasmus Hojlund a Manchester ha battuto ogni primato per gli orobici, che hanno riflettuto molto prima di dare l’ok. Difficile rinunciare ad un calciatore ancora giovane, capace di grandi cose in un solo anno di Serie A, ma al cospetto di una cifra irrinunciabile la decisione è stata quasi forzata.
Dall’Inghilterra spunta però un clamoroso retroscena sull’affare. Da Bergamo hanno provato a resistere, così tanto da decidere di cedere il calciatore solo per soldi e senza contropartite. E poco importa se le contropartite siano nomi clamorosi. L’Atalanta ha detto no a due nomi che fanno gola a mezza Europa pur di monetizzare, e a conti fatti Gasperini e il club hanno avuto nuovamente ragione.
Atalanta, due nomi grossi per Hojlund: secco “no” dal club
Un’offerta clamorosa, capace di far tremare tutti i club italiani ma non l’Atalanta. A Bergamo hanno risposto picche e non hanno tirato per le lunghe, dettando le condizioni per la cessione di Hojlund.
Secondo quanto affermato dal Daily Mail, ma anche da altri tabloid, la prima idea a Manchester era quella di proporre due calciatori come parziale contropartita, con la convinzione di aver trovato la chiave giusta per sbloccare la trattativa. Sarebbe stato un modo per alleggerire il monte ingaggi, dare il benservito a due pedine forti ma ai margini del progetto per avere il centravanti dell’Atalanta.
L’idea di ten Hag era infatti di proporre Fred, accostato a molti club europei e poi approdato al Fenerbahce, ma soprattutto un calciatore vicino anche alla Roma e ad altri club della Serie A. Nell’offerta per l’Atalanta pare sia stato inserito anche Donny van de Beek, a completare una proposta in cui gli orobici avrebbero avuto i due calciatori più una parte cash. Una soluzione molto interessante quindi ma non soddisfacente, rispedita subito al mittente.
Lo United ha quindi deciso di rompere gli indugi per non far saltare la trattativa ed evitare il blitz del Psg, chiudendo poi con una proposta economica irrinunciabile. A giudicare dall’arrivo di De Ketelaere, e dall’ottima campagna acquisti condotta con i soldi incassati dalla cessione di Hojlund, l’Atalanta ha fatto nuovamente la scelta giusta.