Un gruppo di baby vandali devastano un’abitazione procurando danni per un valore economico di 130 mila euro. Scoperti per un selfie postato sui social. La Procura chiede il processo per 12 dei 17 ragazzi coinvolti
I fatti risalgono a due anni fa, in pieno lockdown pandemico. Diciassette sono i ragazzi minorenni che hanno forzato una casa a Canazei (Trento) per poi devastarla. I giovani vandali sono finiti nei guai per l’ennesimo selfie postato sui social da uno del gruppo. La foto ha svelato il misfatto, non l’unico in quel periodo, e gli autori della vicenda ora si sono ritrovati nei guai.
Dei 17 trentini, 12 di loro sono finiti a processo, a vario titolo, con le accuse di danneggiamento in concorso e di invasione di terreni ed edifici in concorso, trascinando in un vero incubo le loro famiglie in un incubo. I familiari dei vandali hanno cercato un accordo economico di mediazione con i proprietari dell’abitazione devastata dai loro figli, in modo da risarcire almeno i parte quei 130 mila euro di danni procurati.
Baby vandali devastano abitazione. La vicenda
L’incresciosa vicenda di vandalismo risale all’inverno tra 2020-2021, in piena ondata pandemica. E’ dicembre quando un gruppo di minorenni della Val di Fassa si rende autore del primo di tre episodi di vandalismo nella tranquilla cittadina di Canazei. Così 17 adolescenti hanno deciso di vandalizzare una casa apparentemente abbandonata lungo la strada che conduce alla foresta.
Iniziano con l’invasione dell’edificio e una porta scardinata. All’interno dell’immobile i giovani distruggendo mobili e devastando arredi con una rabbia mai vista. Non viene risparmiato nulla, dai piatti, ai vetri agli elettrodomestici. Perfino il frigorifero che in un moto di vigore inaudito viene scaraventato giù dal balcone insieme ad alcuni televisori.
La barbarie viene registrata con gli smartphone con l’obiettivo di divulgare il video sui social per guadagnarsi quanti più like possibili. Gli atti vandalici si ripetono in almeno tre occasioni tra dicembre 2020 e aprile 2021. In totale, i danni stimati dai vandalismi ammontano a circa 130 mila euro. Di ritorno a casa, i proprietari della casa trovano l’abitazione a soqquadro, completamente distrutta. Scatta così la denuncia.
Le accuse
Dopo la querela della coppia di proprietari la Procura dei minori di Trento apre un procedimento penale a carico del gruppo di ragazzi. A inchiodare i giovani un selfie postato sui social da uno dei partecipanti. Questo ha portato gli investigatori ad individuare anche gli altri componenti della banda di baby vandali.
Uno dei 17, considerato il promotore della vicenda, avrebbe convinto gli altri ad affiancarlo nell’azione vandalica raccontando falsamente che la casa apparteneva a suo zio e stava per essere demolita. Dei diciassette minori 5 di loro sono stati esclusi dalle accuse dopo aver dimostrato la loro estraneità ai fatti. Per gli altri dodici, invece, la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio.
Attraverso i legali, i genitori dei ragazzi coinvolti stanno cercando una soluzione legale mediante un accordo economico con la parte lesa, ovvero i proprietari della casa devastata. Attualmente la mediazione è in corso di negoziazione. L’obietto dei familiari è mantenere la fedina penale dei loro figli pulita e raggiungere l’estinzione dei reati contestati attraverso il perdono giudiziale dei minori.