Scoperta una maxi truffa del reddito di cittadinanza ai danni dello Stato. Oltre 2 milioni di euro percepiti illecitamente da 600 extracomunitari. Denunciati a Milano. L’inchiesta
Le indagini sono partite nel febbraio del 2021 da parte del Nucleo Operativo del Gruppo per la Tutela del Lavoro di Milano nell’ambito del fenomeno dell’indebita percezione del reddito di cittadinanza compiuto con gli uffici dell’Inps che aveva portato i carabinieri del Gruppo Tutela Lavoro ad individuare numerose persone, per lo più extracomunitari di origine somala che percepivano il sussidio senza i requisiti richiesti.
Così sono stati denunciati oltre 600 extracomunitari al termine delle indagini degli uomini dell’Arma dei carabinieri di Milano. Questi oltre a percepire indebitamente il reddito di cittadinanza riciclavano le somme di denaro da almeno 3 negozianti compiacenti.
Maxi truffa sul reddito di cittadinanza. L’inchiesta dei carabinieri di Milano su 600 extracomunitari
Gli indagati, la maggior parte africani, versavano al commerciante in accordo, l’intero credito della carta dove veniva versato il reddito di cittadinanza percepito illecitamente, senza causale. Il versamento avveniva tramite Pos o attraverso pagamenti di utenze intestate agli esercenti, nascondendo di fatto la provenienza del denaro.
In cambio il negoziante consegnava agli extracomunitari i soldi in contanti, trattenendo per sé una percentuale che andava dal 10% al 15% per ogni transazione andata a buon fine. L’inchiesta della Procura di Milano aveva portato a dicembre dello scorso anno (2022) agli arresti domiciliari il titolare di un internet point di origini Bengalesi, ritenuto dagli inquirenti, come riporta il Messaggero, “responsabile di riciclaggio continuato e di abusiva attività di prestazione di servizi di pagamento”.
Dalle indagini dei carabinieri avviate due anni fa sono stati individuati molti somali che effettuavano acquisti con la carta del reddito di cittadinanza in tre negozi di Milano diversi: un internet pointi, un negozio di telefonia e un esercizio commerciale dedito alla ristorazione. Si è scoperto che rispetto all’anno precedente all’istituzione del reddito di cittadinanza, (2020) le finanze degli esercizi commerciali avevano registrato un aumento enorme delle transazioni Pos non giustificate con l’acquisto di beni di prima necessità.
633 persone denunciate per truffa aggravata e falsa attestazione
Sono state 633 le persone denunciate in 14 Procure diverse per falsa attestazione del possesso dei requisiti per il beneficio del reddito di cittadinanza e truffa aggravata. La somma di denaro riciclata dai negozianti si aggira intorno ai 413 mila euro, mentre quella indebitamente sottratta allo Stato da parte degli oltre 600 indagati ammonta a 2.374.000 euro.
Dei tre esercenti due sono stati denunciati per il reato riciclaggio continuato. Uno di questi è attualmente agli arresti domiciliari e dovrà scontare la pena di 2 anni e 6 mesi. Inoltre sempre al bengalese gli sono stati confiscati 20.800 euro pari al profitto del reato di riciclaggio.
Dai controlli effettuati dai carabinieri è risultato che il suo negozio di telefonia, nel 2021 e rispetto all’anno precedente l’istituzione del Reddito di Cittadinanza, ovvero il 2020, era passato da un incasso di 1.460 euro mensili a quasi 24mila euro.