Nuovi incidenti sul lavoro e vittime: nel giro di 24 ore otto vittime in diverse zone d’Italia. Il tema della sicurezza sul lavoro è ancora molto forte.
Ha perso la vita mentre stava lavorando un uomo di 52 anni deceduto durante le prime ore del mattino presso l’aeroporto Marconi di Bologna. La vittima è rimasta schiacciata da un mezzo e per lui non c’è stato nulla da fare se non constatarne il decesso. Ma durante le ultime 24 ore sono morte ben otto persone mentre stavano lavorando.
Ma il bilancio delle vittime sul lavoro è in costante crescita e nel giro delle ultime 24 ore hanno perso la vita otto persone. Un uomo è morto a Bologna, tre in una fabbrica di Casalbordino, due fra Arzano e Napoli, un altro in una cantina della provincia di Treviso. Un ufficiale è invece deceduto al porto di Salerno.
Cosa è accaduto a Bologna
Terribile incidente mortale sul lavoro nell’aeroporto Marconi di Bologna. Un operaio è deceduto mentre stava lavorando durante il rifacimento del manto stradale sulla pista. L’uomo è rimasto schiacciato da un mezzo della stessa ditta: molto probabilmente sarebbe risultata fatale una manovra di retromarcia.
E proprio queste operazioni sarebbero rientrate in un programma di lavori per la manutenzione dello scalo aeroportuale bolognese. Tutto è accaduto intorno alle ore 3 del mattino di giovedì 14 settembre 2023.
La vittima era un cittadino italiano di 52 anni che lavorava per un’azienda di Modena. La stessa si era aggiudicata l’appalto per la manutenzione della pista. Alla guida del mezzo che lo ha travolto c’era un collega della stessa ditta: indagini in corso sulla dinamica.
Lo scalo aeroportuale Marconi di Bologna ha diffuso una nota per quanto accaduto di recente. “Aeroporto di Bologna esprime profondo dolore per il tragico episodio e la propria vicinanza ai familiari e ai colleghi della vittima, un autista italiano cinquantenne. La società fornirà la più ampia collaborazione alle autorità per fare luce sull’accaduto“, si legge.
Operaio morto ad Arzano
Un altro uomo è morto durante un incidente del lavoro ad Arzano, paese che si trova in provincia di Napoli. La vittima si chiama Giuseppe Lisbino e aveva 44 anni. La tragedia si è consumata lo scorso mercoledì 13 settembre proprio mentre l’operaio si trovava sul tetto di un capannone di via Serrao 19.
Al momento della tragedia era impegnato nell’installazione di pannelli fotovoltaici. L’uomo avrebbe perso l’equilibrio – per cause ancora da accertare – precipitando per circa 10 metri. All’arrivo dei soccorsi, invece, per l’uomo non c’era più nulla da fare. I carabinieri giunti sul posto hanno effettuato tutti i rilievi del caso, ricostruendo anche l’esatta dinamica dell’incidente. Non si esclude la possibilità dell’autopsia, così da chiarire la causa del decesso.
Tanti i messaggi comparsi sul profilo social di Lisbino, ma intanto le indagini per chiarire la vicenda sono state affidate ai militari di Arzano, supportati anche dal personale dell’Asl Napoli 2 Nord. “Non ci sono parole, ho il cuore a pezzi, veglia sulla tua famiglia e dai tanta forza a Luisa e soprattutto ai tuoi 2 gioielli. Riposa in Pace“, si legge in un messaggio postato sui social. Grande commozione e tristezza per l’ennesima vittima di una tragedia che non sembra arrestarsi, anzi.
Altre vittime in Campania e Veneto
Un altro lavoratore è morto a fine turno mentre un camion trasportava rifiuti. L’episodio è accaduto nella notte (intorno alle 4.30) in via Galileo Ferraris, a Napoli. La vittima è Giuseppe Cristiano che aveva 66 anni. Ancora da chiarire le circostanze che hanno portato alla tragedia. Un mezzo pesante non si sarebbe accorto della sua presenza, poi il tragico impatto. L’uomo 66enne è stato trasferito al Cardarelli in gravissime condizioni, ma è deceduto nel corso di un intervento chirurgico d’urgenza.
Un uomo è morto nella stiva della Caronte&Tourist al porto di Salerno. A perdere la vita sarebbe stato un primo ufficiale, il suo collega è stato invece trasportato in gravi condizioni all’ospedale “Ruggi d’Aragona” di Salerno.
Un nuovo incidente ha causato a San Paolo di Piave una vittima. Nella cantina Ca’ di Rajo, infatti, sono caduti in una cisterna con autoclave due operai: la vasca è a forte rischio di esalazioni. La tragedia si è consumata nel pomeriggio di giovedì 14 settembre. Uno dei due è morto, l’altro di Cordignano è ricoverato in gravissime condizioni.
Di incidenti recenti ce ne sono veramente tanti. L’esplosione in una fabbrica a Casalbordino ha causato la morte di tre operai, senza dimenticare le cinque vittime investite e uccise da un treno a Brandizzo mentre stavano lavorando sui binari. La sicurezza sul lavoro è un tema delicatissimo e con l’aumento dei morti riesplode inevitabilmente la polemica.