Ha preso la Bmw noleggiata dalla madre e senza patente il 18enne si è messo al volante travolgendo e uccidendo un pedone di 29 anni. La mamma si addossa la colpa dell’incidente ma viene scoperta e la farà franca. Ecco perché
Qualche giorno prima dell’incidente mortale la madre del giovane pirata della strada aveva noleggiato una Bmw X4 M Competition da 510 cavalli. Il figlio appena 18enne, senza patente ha pensato bene di prenderla in prestito e al volante della fuoriserie si è messo a girare per Roma finché ha perso il controllo dell’auto finendo a più di 90 chilometri orari (il limite era a 50), un ragazzo di 29 anni che camminava sul marciapiedi.
Il fatto è accaduto lo scorso 9 febbraio in via dell’Archeologia nel quartiere periferico di Tor Bella Monaca a Roma. Emmanuele Cleber Catananzi è morto sul colpo falciato dalla Bmw guidata dal 18enne senza patente. Una volta venuta a galla la tragedia, la madre del guidatore ha cercato di sviare le indagini addossandosi tutta la responsabilità dell’accaduto.
18enne senza patente investe mortalmente un pedone. La madre si addossa la colpa ma non verrà processata
Agli investigatori ha detto che era lei alla guida dell’automobile. Ma nonostante l’addebito di colpa, la donna di 46 anni, madre del 18enne che ha travolto uccidendo un ragazzo di 29 anni con l’auto, non sarà processata per favoreggiamento. Questo accade perché secondo la legge italiana se si è parenti di primo grado dell’autore del reato la persona che ha favoreggiato il colpevole non potrà essere processata e, dunque, si salverà.
Il figlio della donna, D. Cecconi, invece finirà a processo con la pesante accusa di omicidio stradale. L’indagine seguita dal pm Mario Palazzi sarà presto chiusa. Queste le ultime novità inerenti il caso che ha sconvolto il quartiere di Tor Bella Monaca della Capitale ormai sette mesi fa. La vicenda ricorda, per alcuni versi, l’incidente accaduto lo scorso 14 giugno a Casal Palocco quando la Lamborghini Urus guidata dallo youtuber Matteo Di Pietro travolse una Smart uccidendo sul colpo il piccolo Manuel di appena 5 anni.
I dettagli tra i due incidenti sono molti in comune. Anzitutto, la facilità con cui giovanissimi ragazzi, nel caso di Tor Bella Monaca anche senza patente, si mettono alla guida di macchine di grande cilindrata senza un minimo di controllo da parte di nessuno. Secondo elemento comune tra i due casi è il noleggio dei due bolidi, date in affitto con troppa semplicità. Infine, l’elemento più grave, la velocità sostenuta con cui i due ragazzi, lo youtuber dopo e il 18enne prima, sfrecciavano con la macchina nelle vie cittadine procurando la morte di persone innocenti.
La dinamica dell’incidente
Secondo la dinamica dell’incidente avvenuto in via dell’Archeologia a Roma, il 18enne senza patente che ha ucciso il 29enne Emmanuele aveva preso una curva ad una velocità troppo elevata, finendo per non controllare la macchina che sbandata ha invaso l’altra corsia sul quale, in quel preciso momento, stava passeggiando il pedone.
La potente auto ha violentemente travolto Emmanuele per poi finire la sua folle corsa sbattendo su altre quattro automobili posteggiate nei paraggi. Poco dopo il sinistro mortale sul luogo del fatto è arrivata la madre del pirata della strada.
Così, la donna all’arrivo delle forze dell’ordine si è addossata le colpe dichiarando di essere lei alla guida della Bmw. Ma i testimoni che avevano assistito al brutale scontro in strada hanno raccontato tutto alla polizia municipale smascherando di fatto la madre del 18enne. Ora non resta che aspettare la prima udienza davanti al gup per il giovane autore dell’incidente che ha causato il decesso di un giovane ragazzo.