A distanza di 3 mesi dalla scomparsa di Kata, la bimba peruviana di 5 anni, le indagini sono a una svolta. Sono indagate 5 persone per sequestro. “Usciti con borsone e trolley dall’ex hotel Astor”. Trovate tracce ematiche sui rubinetti
E’ sparita nel nulla il 10 giugno scorso e da allora sono trascorsi più di 3 mesi in cui le indagini non hanno portato al ritrovamento della bambina. Almeno fino ad oggi quando la procura di Firenze ha notificato un avviso di garanzia a cinque persone, ex occupanti dell’hotel Astor dove la piccola Kata abitava insieme alla famiglia di origini peruviane.
Secondo quanto riportano i giornali l’avviso di garanzia ai 5 indagati è un atto necessario per eseguire accertamenti tecnici irripetibili. Kataleya Alvarez potrebbe essere stata rapita e trasportata dentro un borsone fuori dall’albergo occupato. Dopo mesi di indagini, forse questa volta la pista da seguire è quella corretta.
Le indagini sulla scomparsa della piccola Kata hanno portato oggi all’identificazione di cinque persone, indagate per sequestro di persona. Al momento l’attività investigativa sembra essere ad una svolta decisiva: sangue, immagini, e forse profili di Dna da comparare con quelli della peruviana di cinque anni di cui non si hanno più notizie dallo scorso 10 giugno.
Proprio quel giorno in cui Kataleya è scomparsa le telecamere che inquadrano il cancello di via Boccherini, hanno ripreso tre persone (ora indagate) che uscivano con un borsone e due trolley. Gli oggetti, secondo una nota dei pm Luca Tescaroli, Christine Von Borries e Giuseppe Ledda: “per quelle dimensioni avrebbero potuto occultare la bambina”.
Ora attraverso una consulenza tecnica, i procuratori cercheranno tracce del dna nelle valigie per compararlo con quello di Kataleya, acquisito tramite alcuni suoi effetti personali come lo spazzolino da denti e spazzola per capelli. Inoltre, gli stessi borsoni e trolley sarebbero stati usati dagli indagati anche in occasione dello sgombero dell’hotel Astor avvenuto dopo una settimana dalla scomparsa della bimba, il 17 giugno.
Nelle indagini, oltre ai trolley e al borsone, si è scoperto molto di più. Il giorno successivo alla scomparsa, ovvero l’11 giugno 2023, nella primissima perquisizione effettuata dai carabinieri di Firenze nella struttura occupata, sono stati prelevati i rubinetti di tre stanze, occupate da due persone diverse che oggi risultano indagati insieme agli altri tre soggetti.
I rubinetti in questione presentavano tracce di sangue. Dopo queste ultime rilevazioni l’hotel Astor di Firenze sarà sottoposto a un nuovo sopralluogo al fine di escludere totalmente le tracce della bambina.
Gli inquirenti continuano a indagare anche sul movente che potrebbe aver portato a una ritorsione di cui è rimasta vittima la piccola Kataleya. L’ipotesi avvalorata dagli investigatori è che chi ha rapito Kata possa essersi dato alla fuga dal retro, ossia da via Monteverdi, punto in cui non ci sono telecamere di videosorveglianza. Dunque gli investigatori hanno deciso di acquisire le registrazioni di tutte le telecamere del quartiere di Novoli. Intanto il profilo della bambina di 5 anni è stato inserito nei database dell’Interpol.
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