La mamma della bambina rimasta coinvolta nell’incidente stradale ad Alatri racconta tra le lacrime gli attimi successivi l’impatto frontale con l’Audi A4: “Mia figlia era tra le lamiere”. Il padre: “Per un like sui social poteva ucciderli tutti”
C’è un video, diventato virale sui social, dell’incidente frontale avvenuto ad Alatri domenica scorsa. E ora Irene Savelloni, la mamma della bambina di sei anni ferita dallo schianto che era al volante della Nissan Qasqai, ha visto quelle immagini scioccanti.
Irene parla di quei tragici momenti che avrebbero potuto trasformarsi in una vera e propria tragedia. Al Corriere della Sera la donna racconta che era partita da poco con la sua macchina dopo aver visto la partita di calcio del figlio 16enne ed era in auto con i suoi due figli più piccoli. Nell’altra macchina c’era il marito che aveva accompagnato il maggiore in anticipo per la partita. Poi, lo schianto.
Il marito e padre della bambina coinvolta nell’incidente, raggiunto dal Corriere, ha espresso tutta la sua rabbia per quanto accaduto. Non riesce a capacitarsi che il 29enne che ha causato il drammatico sinistro pur di ricevere un like sui social stava per uccidere la sua famiglia.
Incidente Alatri: il racconto shock di mamma Irene
Irene era al volante della sua macchina e al Corriere ha ricostruito quegli istanti drammatici: “Eravamo appena partiti, avevo appena messo la terza”. In auto con lei c’erano i suoi due figli minori: un 14enne e una bambina di 6 anni, quest’ultima rimasta poi ferita nello scontro. Nell’altra macchina, un’Audi A4, viaggiava il 29enne Abdel Afid El Idrissi che a folle velocità è andato a schiantarsi frontalmente contro la sua Nissan.
“Mia figlia era tra le lamiere, è stato tremendo”, racconta la 36enne tra le lacrime. Lei e il figlio adolescente sono stati dimessi dall’ospedale di Alatri ieri pomeriggio, ma dovranno tornarci appena possibile per sottoporsi a piccoli interventi di riduzione delle fratture riportate. Mentre la bambina di 6 anni ha riportato ferite più gravi, ma per fortuna non è in pericolo di vita. Ora, la famiglia chiede sia fatta giustizia.
Soprattutto dopo che il pirata della strada Abdel Afid El Idrissi è risultato positivo ai test alcolemici e agli stupefacenti. I parenti della famiglia coinvolta nell’incidente continuano a ripetere: “Potevano essere tutti morti, siamo stati fortunati. Servono pene esemplari”. In tutto questo c’è Orlando Corsi, il padre della piccola ferita e marito di Irene che non riesce a togliersi dalla mente l’immagine dell’incidente.
Padre della bimba ferita: “Poteva ucciderli tutti per un like sui social”
Orlando Corsi ripensa a quella domenica mattina quando sua moglie Irene e due dei suoi tre figli, sulla provinciale Santa Cecilia, sono stati travolti dal marocchino. L’uomo a bordo di un’Audi A4 stava facendo una diretta Facebook quando, durante l’ennesimo sorpasso, ha invaso la corsia opposta finendo la sua folle corsa contro l’auto della moglie.
Il signor Corsi, racconta al Corriere della Sera: “Basta ascoltare le urla di mia moglie in quel video per comprendere la follia”. Dopo l’incidente, infatti, il video in diretta social non si è interrotto e si udiscono le urla della donna chiedere aiuto per i suoi figli. Sulla figlia, l’uomo racconta che è stata operata a un braccio. “Ora sta meglio ma è spaventata. Io potevo morire dallo spavento quel giorno”.
Poi l’uomo continua rivivendo l’attimo in cui è giunto sul luogo dell’incidente: “Quando sono arrivato in strada ho riconosciuto l’automobile, era distrutta completamente davanti, c’erano già le ambulanze e io non sapevo su quale delle tre salire. Non so come non mi sia sentito male. Ora ho contattato un avvocato, non spetta a me esprimermi sul comportamento di quest’uomo. Confido nelle istituzioni e nella giustizia”.
L’incidente accaduto ad Alatri ricorda per la dinamica dei fatti, quello avvenuto a Casal Palocco qualche mese fa quando il gruppo di giovani youtuber, i TheBorderline, per una sfida social, hanno travolto con una Lamborghini a noleggio una Smart su cui viaggiava una mamma con i due figli. In quel tragico incidente è morto Manuel di appena 5 anni. In merito a ciò, Orlando Corsi dice: “Il punto lo sa qual è? È che per questa gente che usa in questo modo i social ce ne è altrettanta che mette like, che segue, che si appassiona. Io non vado a vedere questo sui social. Che uso se ne sta facendo?”.
