Continuano senza sosta le ricerche della piccola Kata. Di lei non si hanno più notizie dallo scorso 10 giugno.
Gli investigatori hanno deciso di rientrare ancora una volta all’interno dell’ex hotel Astor, struttura occupata fino a qualche tempo fa a Firenze. L’obiettivo è trovare nuova tracce sulla piccola Kataleya, bambina di 5 anni scomparsa da oltre tre mesi. Dallo scorso 10 giugno, infatti, non si hanno più notizie della piccola bambina originaria del Perù.
La bambina peruviana è sparita nel nulla e da mesi si sta lavorando per fare luce sulla vicenda. Previsti nuovi accertamenti proprio nella struttura in cui la piccola è stata rapita da persone non ancora identificate. Indagini a tutto campo, nulla lasciato al caso, ma segno evidente di una difficoltà compresa sin da subito.
Cosa emerge dalle indagini
Potrebbero essere svolti degli scavi, da qui tutta una serie di accertamenti di natura investigativa. Le indagini prevedono anche lo spostamento dei rifiuti e di tanti altri detriti, entrambi accumulati in precedenza dagli occupanti e anche nel corso delle precedenti ispezioni.
L’intenzione è quella di escludere qualche dubbio investigativo, così da concentrarsi su alcuni elementi. L’attività investigativa va oltre e adesso gli inquirenti avrebbero chiesto di estendere le indagini anche in Perù, Paese d’origine della famiglia di Kata.
Si attende in questo caso l’autorizzazione del ministero della Giustizia italiana, nonché dalle autorità peruviane. Intanto gli inquirenti hanno deciso di soffermarsi su un aspetto della vicenda, ascoltando di fatto tredici persone, tutte presenti in Sudamerica. Esse potrebbero avere delle informazioni fondamentali per fare luce sul rapimento di Kataleya, senza dimenticare eventuali ed ulteriori piste investigative.
Le ipotesi
La Procura di Firenze ha di fatto formulato una precisa richiesta di rogatoria in Perù, così da acquisire nuove testimonianze. La stessa è stata formulata per ascoltare in particolare lo zio paterno della bimba: l’uomo si trova attualmente nel carcere di Lima. Previsto anche l’ascolto di un altro cittadino peruviano, anch’egli protagonista di una vicenda risalente a maggio 2022, sempre a Firenze.
L’ipotesi di un rapimento per errore – cosa sospettata dal padre della bambina – sarebbe una delle piste da seguire, ma non di certo l’unica. L’altro cittadino del Perù è ritenuto dagli inquirenti persona importante ai fini investigativi, protagonista di una situazione riguardante le sostanze stupefacenti.
In quel caso ci sarebbe stata la perquisizione in una casa a Firenze, luogo in cui ci sarebbero state una madre e una bambina della stessa età di Kata, poi il trasferimento presso l’ex hotel Astor.
Da un lato l’ipotesi di uno scambio di persona, proprio legato ad una vendetta per una questione di droga, dall’altro il sequestro di persona a scopo estorsivo, generato da rapporti conflittuale con altri occupanti dell’ex hotel a Firenze.
Fra le ipotesi sul rapimento di Kata ci sarebbe anche l’idea di una ritorsione per il racket degli alloggi, cosa che nel mese di agosto 2023 avrebbe portato in carcere lo zio materno della bambina. Le indagini non lasciano nulla al caso, ma le settimane passano e della piccola non c’è ancora alcuna traccia evidente. Gli investigatori mantengono il più stretto riserbo, seguendo anche alcune piste.