La campanella di scuola ritorna a suonare per circa 7 milioni di studenti. Da oggi e fino a venerdì le porte degli istituti scolastici apriranno al nuovo anno accademico. Tutte le novità firmate dal ministro Giuseppe Valditara
Un nuovo anno scolastico è appena iniziato per circa 7milioni di studenti che da oggi, lunedì 11 settembre e sino a venerdì 15 rientreranno in classe. Ad attenderli, oltre che il corpo insegnanti anche le novità a firma del ministro all’Istruzione e al Merito Giuseppe Valditara.
Si parte dal Piemonte e si proseguirà da domani con gli alunni della Regione Lombardia e così fino a venerdì 15 settembre quando gli studenti del Lazio saranno gli ultimi a varcare la soglia di scuola. Quali saranno i cambiamenti che attenderanno i giovani studenti italiani in questo nuovo anno scolastico? Ecco tutte le informazioni da non perdere.
Si parte dagli studenti piemontesi che oggi, lunedì 11 settembre, sono ritornati in classe per il nuovo anno scolastico. Domani, invece, sarà la volta dei giovani della Lombardia e poi via via tutti gli altri fino agli ultimi alunni del Lazio, Toscana ed Emilia Romagna che entreranno in classe il 15 settembre.
Gli studenti saranno accolti dalle novità introdotte dal ministro all’Istruzione e al Merito Giuseppe Valditara. Tra le tante, si parte da due figure che aiuteranno gli studenti nella scelta dei loro percorsi di studio. Si parla della figura del tutor e di quella dell’orientatore. Tra i docenti che si sono proposti per assumere tale ruolo a partire dalle scuole superiori già presenti 50mila candidati.
Le figure poi saranno estese anche agli studenti più piccoli. Altra novità importante riguarda il bullismo e il cyberbullismo. Come riporta anche Leggo, per arginare i due fenomeni sempre più dilaganti in Italia sono state introdotte nuove norme sulla valutazione della condotta che torna a fare media e chi prende un 6 in condotta dovrà essere rimandato a settembre e prepararsi sui valori della cittadinanza.
Novità anche per le sospensioni. L’alunno sospeso per uno o due giorni non dovrà più rimanere a casa ma sarà coinvolto in attività scolastiche di approfondimento. Mentre se la sospensione prevede più di due giorni lo studente dovrà svolgere attività di cittadinanza solidale, ovvero lavori socialmente utili presso strutture convenzionate come per esempio mense e strutture sanitarie.
E sulla scia del sociale, nelle scuole partono anche i corsi di educazione stradale per diminuire gli incidenti e le stragi dei giovanissimi in auto. Prenderanno il via, quindi, i corsi extracurricolari sul codice della strada e diverse campagne di sensibilizzazione agli studenti di ogni età per la sicurezza alla guida così come saranno attive delle verifiche ad hoc nelle scuole superiori.
Infine l’argomento covid che, come ogni anno, anche questo sta destando preoccupazioni per l’aumento dei contagi dipesi in modo particolare dalla nuova variante Eris che ha portato, nell’ultima settimana a registrare il 44% dei contagi in più. Il rientro in classe potrebbe far crescere i contagi e per questo i dirigenti scolastici metteranno a disposizione ma non saranno – al momento – obbligatorie, le mascherine e il gel disinfettate rimasti di scorta dallo scorso anno scolastico.
“Care ragazze, cari ragazzi. Ci siamo. È arrivato quel momento sempre uguale e sempre diverso: il nuovo inizio dell’anno scolastico. Dal punto di vista delle procedure che il Ministero deve garantire, l’inizio dell’anno scolastico è un rito consolidato. E quest’anno abbiamo velocizzato i tempi grazie a un importante piano di semplificazione. Ma dal punto di vista vostro, dal punto di vista di ciascuno di voi, l’inizio è sempre nuovo.
“E per noi, quello che conta di più siete proprio voi, è il vostro inizio, perché il centro di un sistema d’istruzione moderno deve essere la persona. Voi con le vostre capacità da scoprire e moltiplicare giorno per giorno, voi con i vostri sogni che sono il contrario delle chimere, voi con le vostre storie da scrivere, con le vostre capacità e i vostri progetti. Buon anno!”.
Poi il ministro conclude riferendosi agli studenti di Caivano: “Il 18 ottobre sarò nuovamente a Caivano portando alcune misure concrete che stiamo già iniziando ad adottare. Proseguiremo con sempre più determinazione per dare ai giovani un futuro di crescita personale, di maggiori opportunità lavorative e di libertà da ogni condizionamento delinquenziale. Lo Stato non si piega a minacce di alcun tipo”.
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