Due avvocati sono indagati per aver provato ad incastrare il compagno della ex moglie di uno dei due professionisti: la storia è da non credere.
Due avvocati dovranno difendersi dalle accuse di concorso in cessione di droga, un ex finanziere è invece accusato di corruzione in atti giudiziari. La vicenda è al centro di una inchiesta – avviata dalla Procura di Bari – che vede coinvolte tre persone.
Il gip Antonella Cafagna analizza un episodio che nel 2014 prese in esame una particolare perquisizione, effettuata in casa di un imprenditore 54enne, scoprendo 26 grammi di droga. Adesso, invece, è il momento dell’udienza preliminare.
Il caso
L’uomo accusato del presunto complotto sarebbe l’avvocato Gaetano Filograno, possibile candidato alle elezioni amministrative del centrodestra a Bari (programmate per la prossima primavera ndr). L’uomo era stato in passato vicino a Luigi Di Maio e al Movimento 5 Stelle
Secondo l’accusa, infatti, l’attuale consigliere e avvocato Nicola Loprieno avrebbe aiutato Filograno a mettere in atto il piano, ora invece lo sviluppo da un punto di vista processuale. Lo stesso Filograno avrebbe chiesto il rito abbreviato, Loprieno avrebbe invece optato per il rito ordinario, stessa cosa dicasi per l’ex luogotenente della Finanza Enzo Cipolla. A riportare la notizia è il quotidiano Repubblica. Lo stesso Cipolla sarebbe stato coinvolto in altre vicende, poi l’addio al Corpo dello Stato.
La vittima è un imprenditore a cui nel 2014 una pattuglia dei finanzieri avrebbe trovato 26 grammi di cocaina nella sua autovettura. L’uomo fu assolto per la vicenda della droga, ma la storia è andata avanti. Il 54enne aveva già presentato una denuncia per minacce contro Filograno.
L’uomo avrebbe avuto una relazione proprio contro l’ex moglie dell’avvocato. Ma fu proprio un’altra querela per calunnia – nei confronti di Filograno e un altro avvocato – a dare il via ad una nuova indagine.
Le accuse
Per i due avvocati l’accusa è di concorso nella cessione di sostanze stupefacenti, azione che avrebbe coinvolto una persona non identificata: avrebbero introdotto la cocaina all’interno della vettura dell’uomo.
Come se non bastasse, inoltre, sarebbe giunta una richiesta di circa 15mila euro per un presunto aiuto durante l’attività d’indagine. A far tutto ciò sarebbe stato Cipolla, adesso toccherà invece alla giudice decidere come procedere. Due le ipotesi a riguardo per la vicenda che riguarda due avvocati e un ex finanziere: rinvio a giudizio per i tre imputati oppure condannarli.