Can Yaman contro una commerciante: la diatriba non sarebbe solo dialettica, il noto attore turco l’avrebbe aggredita. La ricostruzione.
Can Yaman è sulla bocca di tutti, stavolta non è merito di una scena particolarmente toccante. Semmai di una scena che potrebbe non girarsi mai. Tutto comincia in provincia di Viterbo: si stanno girando le riprese della fiction “Viola come il Mare”. Insieme all’attore turco, ex compagno di Diletta Leotta, l’attrice Francesca Chillemi.
La coppia sul set funziona, anche qualche rumors a rendere il legame più solido, ma a non funzionare è qualcos’altro stando alla ricostruzione del Messaggero: la serie è arrivata alla seconda stagione e a Civita Castellana stanno girando alcune scene determinanti. Se non fosse che l’attore turco ha dovuto vedersela con una commerciante del posto.
Can Yaman al centro di una polemica: la testimonianza di una commerciante
Un’altra avrebbe fatto la fila per un selfie con Yaman, invece la signora ha rischiato di sporgere una denuncia: sempre di scatti si tratta, in questo caso però vincerebbero i nervi. Resta il condizionale perchè la dinamica sarebbe ancora in fase di ricostruzione, ma stando alla versione del Messaggero che si rifà alla testimonianza della donna Can Yaman l’avrebbe aggredita: “Mi ha chiesto – gonfio di rabbia – di abbassare la musica, poi voleva addirittura aggredirmi. L’hanno fermato in tempo”.
Tutto da verificare, tranne la certezza che la signora ha voluto sporgere denuncia per chiedere un risarcimento che ancora non c’è stato. Il punto è che la strada dove stanno girando la fiction è stata interrotta alla circolazione per consentire le riprese. Anche il passaggio pedonale è calibrato.
In ballo un maxi risarcimento
Pertanto la musica avrebbe infastidito gli attori: c’è modo e modo di sottolinearlo secondo la signora, la quale – adesso – pretende un maxi risarcimento. La diatriba sembra essere ancora in alto mare, quanto basta per alimentare rumors su un attore che non finiva in copertina dai tempi della Leotta.
Pensare che si sono lasciati proprio per la sua voglia di riservatezza, modo strano – secondo la signora presumibilmente aggredita – di stare lontano dai riflettori. Il ciak ancora dev’essere battuto, ma di azione già ce n’è molta. In tutti i sensi.