Il caro carburanti è uno dei tanti problemi che il Governo dovrà affrontare: intanto i prezzi aumentano. I dettagli sui rincari che si ripercuotono in Italia sulle tasche di cittadine e cittadini.
Le persone chiedono a gran voce l’intervento del Governo per fare fronte al caro carburanti, con tutte le conseguenze sui rincari che si ripercuotono inevitabilmente sui costi da affrontare. Intanto le stazioni di servizio fanno registrare – ancora una volta -degli aumenti sui costi da affrontare per potersi muovere con i propri mezzi.
L’Osservaprezzi del ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato i dati (ultimo aggiornamento giovedì 7 settembre ore 8) con il prezzo medio praticato. In modalità self la benzina ha raggiunto la quota di 1,969 euro (prima a 1,966), diesel invece è a 1,877 (prima 1,871) per le varie compagnie (no logo 1,862).
Tutti i dati
Per quanto riguarda la modalità servito, invece, il prezzo medio praticato per la benzina è 2,103 euro al litro (2,100 il dato precedente), gli impianti no logo a 2,006 mentre per gli altri il prezzo oscilla fra 2,040 e 2,181 euro a litro. Sul fronte diesel, sempre in modalità servito, la media è di 2,012 a litro (prima 2,008), compagnie fra 1,955 e 2,081 (no logo 1,914).
Non cambiano le cose con il Gpl che oscilla fra 0,713 e 0,740 euro a litro (no logo a 0,697). E anche sul fronte metano la media va da 1,394 euro a 1,466 al litro (no logo intorno a 1,394). E proprio questi continui aumenti sono causa di diatribe fra il mondo petrolifero e quello della politica internazionale.
I consumatori chiedono di abbassare i prezzi, ribadendo al Governo di trovare una soluzione nel minore tempo possibile. I rincari dell’estate ormai in dirittura d’arrivo erano il presagio di qualcosa che sarebbe comunque accaduta nei mesi a seguire, ora infatti c’è la conferma. Ma non mancano le tensioni all’estero con il cartello Opec+ che spinge con i prezzi, portando a 100 dollari al barile, non senza polemiche.
Le conseguenze
Le cose non vanno bene neanche in altre zone, specialmente negli Stati Uniti. Proprio negli USA, infatti, il prezzo medio è di 3,803 dollari a gallone, meno rispetto ai 3,829 dollari di un mese fa (superiore però ai 3,764 del 2022).
In rialzo ci sono anche i prezzi registrati sulle autostrade: benzina self service 2,031 euro/litro (servito 2,281), gasolio self 1,955 euro/litro (servito 2,211), Gpl 0,846 euro/litro, metano 1,527 euro/kg, Gas naturale liquefatto 1,295 euro/kg.
Secondo la rilevazione di Staffetta Quotidiana, inoltre, Eni avrebbe aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati di gasolio e benzina. Sulla stessa lunghezza d’onda si sarebbero mosse anche Q8 e IP, ma soltanto per il prezzo del gasolio (aumento di un centesimo a litro).
Il commento di Salvini
I rincari hanno portato il Governo a pensare ad un bonus di 150 per le famiglie maggiormente in difficoltà. A parlarne durante la trasmissione Dritto e Rovescio, in onda su Rete 4, è proprio il ministro Matteo Salvini. “Stiamo pensando ad un buono benzina per chi ha problemi economici. Si tratta di un aiuto per chi ne ha bisogno“, ha dichiarato il leader della Lega e responsabile del ministero delle Infrastrutture.
Il Governo Meloni pensa all’ipotesi di un intervento, specialmente qualora il prezzo della benzina in modalità self dovesse superare i 2 euro al litro. “Quando la benzina costa troppo e aumenta c’è l’urgenza di trovare una soluzione. Tagliare le accuse per tutti, anche per chi guadagna un milione di euro, vorrebbe dire avere lo stesso risparmio per tutti. Sarebbe una presa in giro per chi è in difficoltà“, spiega Salvini in diretta tv.