Doveva essere una giornata di festa ma per quattro ragazzine il 3 settembre si è tramutata in una data da dimenticare dopo l’aggressione verbale e fisica da parte di un uomo di 47 anni
L’aggressore ha inveito a gran voce contro il gruppetto di amiche che in strada, davanti ai cittadini, passeggiavano tenendosi per mano. Il fatto è accaduto lo scorso venerdì, 3 settembre, durante la festa di paese di Cava Manara, piccolo paese in provincia di Pavia con appena 7mila abitanti.
Un uomo di 47 anni ha aggredito dapprima verbalmente e poi anche fisicamente quattro ragazzine di età compresa fra i 12 e i 15 anni. L’aggressore ha urlato frasi scioccanti e offensive contro le amiche additandole come: “lesbiche di m…” aggiungendo anche una minaccia: “vi ammazzo”.
Aggredite 4 ragazzine alla festa di paese. Le frasi shock
L’aggressore dopo aver gridato contro il gruppo delle 4 adolescenti le ha colpite più volte con calci e pugni, fino a quando una signora che ha assistito alla scena non è intervenuta in difesa delle ragazzine. Dopo lo scioccante fatto, il presidente dell’associazione Coming-Aut LGBTI+ Community Center, Davide Padovini ha denunciato l’atto violento dichiarando, come riporta anche fanpage:
“Tra le 22:30 e le 23 di domenica 3 settembre, alla festa di Cava Manara, paese di 7.000 abitanti alle porte di Pavia, quattro ragazzine, di età compresa tra i 12 e i 15 anni, sono state aggredite da un uomo di 47 anni. Si è accanito con particolare violenza sulla più giovane delle quattro, di soli 12 anni. Le molte persone presenti non hanno reagito, qualcuno si è limitato a riprendere la scena con lo smartphone“.
L’uomo, secondo quanto comunicato dall’associazione no-profit che si batte per i diritti delle comunità LGBTI+, si sarebbe rivolto alle quattro giovani ragazze apostrofandole come “lesbiche di me**rda” per poi minacciarle di morte e scagliarsi contro di loro. Ma quello che sorprende maggiormente il presidente Padovini è l’indifferenza dei presenti davanti all’aggressione subita dalle ragazzine. “Solo una donna, residente poco lontano, è intervenuta interponendosi tra l’aggressore e le vittime, fermando l’attacco ma essendo da sola, l’uomo le ha sferrato dei pugni che l’hanno fatta precipitare a terra. A quel punto, prima di essere portata al pronto soccorso, ha chiamato le forze dell’ordine. Nel frattempo è intervenuta la polizia locale”.
L’appello di Coming-Aut: “Solidarietà alle vittime”
Il presidente di Coming-Aut LGBTI+ Community Center ha espresso tutta la sua solidarietà e vicinanza alle giovanissime vittime dell’aggressione che sono state additate, come se fosse qualcosa per cui vergognarsi, di essere lesbiche e in quanto tali meritevoli di odio e disprezzo non solo verbale ma anche fisico.
Ma oltre alla vicinanza alle 4 vittime, il presidente Padovini sottolinea, come riporta ancora fanpage, come la vicenda gravosa sia avvenuta “ancora una volta di fronte allo sguardo indifferente di chi era presente. E un sentimento di gratitudine per la donna che ha avuto il coraggio di intervenire, a rischio della sua incolumità, per fermare l’attacco. Anche a lei va tutta la nostra solidarietà per la violenza subita”.
Proprio per tale motivo, conclude il presidente, l’unica strada percorribile di fronte a queste espressioni di violenza brutale e sfacciata è denunciare sempre ogni forma di sopruso, indifferentemente se questo sia fisico o solo verbale.