Rossella Nappini è l’infermiera che ieri è stata uccisa a coltellate a Roma. Il corpo trovato nell’androne del palazzo da un condomino. Fermato l’ex compagno della vittima
Un efferato omicidio avvenuto ieri nel quartiere Trionfale di Roma. La vittima è Rossella Nappini, infermiera professionale di 52 anni che prestava servizio presso l’ospedale San Filippo Neri. Madre di due figli: un maschio appena maggiorenne e una femmina minorenne avuti da un uomo con cui poi la relazione era finita in modo non civile.
Nel pomeriggio di ieri, lunedì 4 settembre, Rossella è stata uccisa a coltellate nell’androne del palazzo dove da qualche tempo viveva con la madre 83enne. A trovare il corpo martoriato dalle profonde ferite inferte con un’arma da taglio, non ancora trovata dagli investigatori, è un condomino della palazzina.
Gli investigatori hanno fermato l’ex compagno della vittima. E’ un uomo di origini magrebine. L’uomo avrebbe aspettato la donna in casa dell’anziana madre. La situazione sarebbe precipitata però fuori casa. La mamma di Rossella ha raccontato agli investigatori che il presunto killer appariva come un tipo premuroso e sereno.
Gli investigatori della sezione omicidi della Squadra Mobile della Questura, stanno indagando sul movente dell’efferato delitto dove è stata uccisa a coltellate Rossella Nappini, l’infermiera 52 uccisa dall’ex compagno di nazionalità marocchina in un appartamento di via Giuseppe Allievo al Trionfale. La madre della vittima, ha raccontato alla Polizia che il 45enne fermato si trovava in casa con loro prima dell’omicidio. La situazione, dapprima tranquilla sarebbe trascesa quando Rossella è uscita dalla abitazione della mamma, con il suo presunto assassino per andare al bancomat, dove avrebbe dovuto effettuare un prelevamento di denaro. Questo particolare ha fatto pensare agli investigatori che il movente, oltre che sentimentale, potrebbe essere anche di natura economica.
Morte Rossella Nappini: fermato l’ex compagno
Secondo una prima analisi approssimativa effettuata dal medico legale sul cadavere della 52enne, le ferite riscontrate all’addome e al collo sarebbero state inferte con accanimento. Prima di morire qualche vicino di casa ha sentito Rossella Nappini, infermiera all’ospedale San Filippo Neri di Roma, urlare “Basta”.
Il corpo ritrovato poco dopo privo di vita nell’androne del palazzo. Pantaloncini corti, scarpe da ginnastica, la borsa al fianco. E’ stata esclusa la pista della rapina o tentata rapina ma ora su chi abbia ucciso la donna una pista accreditata c’è. E’ stato fermato con l’accusa di omicidio un 45enne di nazionalità marocchina. L’uomo in passato ha avuto una relazione con Rossella. Il movente molto probabilmente è a sfondo passionale.
L’ennesimo femminicidio forse scoppiato dopo un rifiuto da parte della donna. Il suo killer aveva fatto perdere le sue tracce senza cadere nel panico: non è scappato dopo aver commesso il delitto ma è uscito dal palazzo con tranquillità, senza dare nell’occhio. Qualcuno ha visto uscire un uomo proprio da quel palazzo. Forse l’aggressore che a passo normale si dirigeva verso i parcheggi di via Giuseppe Allievo, zona residenziale di via Trionfale, quartiere nord-ovest della Capitale era proprio il magrebino.
Le indagini sul delitto
Il velo di mistero su chi ha accoltellato mortalmente Rossella Nappini lentamente si sta dissolvendo. La Squadra Mobile di Roma ha acquisito le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza della zona e svuotato diversi cassonetti della spazzatura presenti nei pressi del luogo dell’omicidio in modo da poter ritrovare l’arma del delitto. Le indagini si focalizzano anche sulle relazioni passate della 52enne, sia quelle in corso che quelle terminate.
Secondo quanto riferito da un’amica della vittima, Rossella dopo la turbolenta e travagliata separazione dal padre dei suoi figli, nel 2017 aveva intrapreso una nuova relazione. Ma dall’iniziale euforia presto Rossella cade “vittima” della gelosia morbosa del nuovo fidanzato. Oltre al magrebino è stato sentito anche un collega di lavoro della donna. Proprio in riferimento a questo ultimo, l’amica della vittima ha raccontato di aver visto Rossella qualche tempo fa felice perché “stava vivendo una storia con un collega”. Ma la sorella e il cognato della 52enne smentiscono ogni relazione sentimentale della donna.
Nel frattempo i poliziotti della sezione omicidi stanno indagando sul movente dell’omicidio. Il presunto assassino sarebbe uscito da casa della madre della vittima dapprima in modo tranquillo. La situazione sarebbe trascesa quando Rossella con l’uomo sono usciti per andare al bancomat, dove avrebbe dovuto effettuare un prelievo di contanti. Questo dettaglio ha fatto pensare agli investigatori che il movente, oltre che sentimentale, potrebbe essere anche di natura economica.