Hanno dato scandalo Kanye West e Bianca Censori, banditi a vita per atti osceni in luogo pubblico a Venezia. A denunciare tutto una società di motoscafi a noleggio. Il video incriminato non lascia dubbi su quanto accaduto sul Canal Grande
La laguna si tinge di rosso fuoco nelle giornate bollenti della Mostra del cinema di Venezia. A mettere in “mostra” la loro passionalità senza freni davanti una folla di turisti sono Kanye West con la sua compagna Bianca Censori.
La coppia beccata ad amoreggiare su un motoscafo a noleggio senza alcun pudore e alla luce del sole è stata bandita a vita. I due non potranno più usare i motoscafi della società di noleggio di Venezia, dopo che hanno scandalizzato tutti in atteggiamenti osceni a bordo dell’imbarcazione.
Scandalo a Venezia, banditi a vita Kanye West e compagna
Nel video incriminato si vede chiaramente il rapper-stilista statunitense Kanye West con i pantaloni abbassati e il sedere in bella vista mentre la compagna, Bianca Censori, 27enne designer di architettura per il marchio di moda di West Yeezy, è inginocchiata all’altezza del suo grembo. La scenetta “hot” si svolge sul Canal Grande davanti gli occhi e alle macchine fotografiche di migliaia di turisti che in questi giorni affollano la laguna per partecipare incuriositi all’80esima edizione della Mostra del cinema di Venezia.
Molte le foto che immortalano la scena. In modo particolare spunta anche un video “incriminato” su Whoopsee.it, che in brevissimo tempo è diventato virale sul web. Intanto la società che ha noleggiato l’imbarcazione alla coppietta, la Venezia Turismo Motoscafi, in esclusiva con Daily Mail Australia, ha confermato che Kanye West e Bianca Censori “non sono più i benvenuti” a bordo delle loro barche.
In una dichiarazione la stessa società veneta di noleggio barche aveva condannato l’attività oscena e troppo “spinta” della coppia, anche se ha confermato di non aver saputo nulla finché le foto non sono state rese pubbliche sul web. Intanto, in un comunicato della società di barche, come riporta La Repubblica, si legge: “A bordo, l’autista doveva tenere d’occhio il traffico e non ha visto queste oscenità. Se ciò fosse accaduto, sarebbe sceso immediatamente e avrebbe segnalato i trasgressori a chi di dovere”.
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