L’Italia chiamò e Spalletti rispose. Il tecnico di Certaldo si presenta a Coverciano nei panni di nuovo CT, ma non dimentica Napoli e ADL.
È il momento di Luciano Spalletti. Da quando Mancini ha scelto l’Arabia Saudita, non si è parlato d’altro: solo lui poteva, per molti, essere il nuovo Commissario Tecnico di questa Nazionale. Un’Italia che ha bisogno di ritrovare certezze e punti fermi. Chi meglio di un uomo che ha appena vinto uno Scudetto può darne?
Spalletti arriva in quella che definisce l’Università del Calcio: il centro tecnico di Coverciano lo attende per la presentazione ufficiale e tutti gli onori di casa. Questo è uno Spalletti diverso, meno abbottonato del solito: sa benissimo che rappresentare l’Italia significa anche ridare chiarezza.
Italia, Spalletti nuovo CT: “Emozione indescrivibile”
Quindi – al posto delle sue note conferenze stampa ‘ermetiche’, troviamo discorsi chiari e posizioni nette: “Provo un’emozione indescrivibile ad essere qui. Sono stato onorato sin dalla prima telefonata di Gravina – ha detto – e spero di fare un ottimo cammino con la Nazionale”. Poi arriva il momento di parlare di cose pratiche: c’è un Europeo e un Mondiale da onorare.
Un passo alla volta: si comincia con gli impegni di settembre, poi si vedrà di costruire – tassello dopo tassello – una nuova architettura sportiva alla cui base c’è una mentalità vincente. Questo gli ha chiesto Gravina e Spalletti ha risposto – senza giri di parole – presente: “Vorrei far rivivere il sogno azzurro a tutti gli estimatori, perchè questa è una maglia prestigiosa e tutti devono essere felici di indossarla”.
Stoccata a De Laurentiis: la penale e gli avvocati
Torna alla dimensione onirica Spalletti, ma oltre il sogno ci vuole concretezza. Una parola che il tecnico cercherà di instillare nei propri giocatori già dal primo ‘listone’ di convocazioni: le differenze con il passato ci sono e il passato – per restare in tema – non lo dimentica nemmeno lui. La stoccata a De Laurentiis arriva: “Napoli – afferma – è stata un’esperienza unica, ma credo di aver fatto la scelta giusta. La penale è una cosa da risolvere e sono al lavoro gli avvocati, ma mi auguro possano trovare un accordo giusto per entrambe le parti”.
Tradotto: se chiama la Nazionale, non c’è anno sabbatico che tenga. Spalletti ha chiesto di liberarsi dal club partenopeo con l’intento di riposarsi, ma se chiama l’Italia occorre rispondere. Il tecnico di Certaldo lo ha fatto, senza voltarsi indietro: Napoli è il passato, ma il tricolore che ha sul braccio potrebbe diventare presente e futuro. Cambia l’abito, ma la passione resta intatta.