Il broker di Vigonovo Enrico Rigato si è tolto la vita: aveva truffato un centinaio di persone. La scoperta dei vigili del fuoco dopo l’arrivo in casa.
Enrico Rigato è l’uomo che ha sottratto a un centinaio di persone qualcosa come circa 10 milioni di euro, anche se per la Guardia di Finanza la cifra sarebbe circa la metà. Il broker di Vigonovo è stato trovato senza vita durante la mattinata di giovedì 31 agosto 2023
L’uomo non rispondeva ormai da ore al telefono, da qui la chiamata ai vigili del fuoco. Dopo essere entrati da una finestra sul balcone, infatti, i pompieri lo hanno trovato senza vita proprio all’interno dell’abitazione.
Rigato avrebbe dovuto restituire ingenti somme di denaro, dopo aver assicurato di convertire operazioni bancarie, eseguite su piattaforme di trading online, per poi non ricevere in realtà nulla.
Addirittura c’è qualcuno che avrebbe versato cifra fra 200 e 500mila euro. Per ottenere la fiducia utilizzava una tecnica molto efficace: frequentava le abitazioni, li invitava a cena a base di pesce pregiato e champagne, diventava praticamente un loro amico.
La tecnica era quella di pagare sempre lui, ma con un obiettivo futuro ben preciso. Aveva convinto gli investitori a depositare importanti somme di denaro, così da effettuare presunti investimenti mediante la società “Ava Trade EU Ltd“. Sul caso è intervenuta la Codacons che ha parlato di “carta straccia”, in riferimento alla documentazione fasulla, rilasciata ai clienti, senza alcun valore legale.
Ma per Rigato le minacce sarebbero state tante. Atti vandalici, scritte sotto casa, autovettura danneggiate e anche un crisantemo nella cassetta della posta. La sua morte è diretta conseguenza, almeno per i truffati, della perdita di speranze circa il recupero delle somme di denaro ricevute.
Ad aprile 2022 erano usciti nuovi elementi sul caso di Rigato, così come precisato anche dal Codacons. Rigato avrebbe falsificato – all’epoca dei fatti – alcune firme dei clienti e si sarebbe servito di un collega della provincia di Rovigo.
Fino al 2020, infatti, l’uomo aveva lavorato con diverse banche, poi successivamente si sarebbe allontanato da questo modo, probabilmente “per i suoi modi lavorativi” poco trasparenti, si legge. Sta di fatto che l’uomo non si è mai allontanato dall’abitazione di Vigonovo, costantemente braccato dai clienti, così come da Striscia la notizia che gli ha dedicato un servizio lo scorso anno con Moreno Morello.
All’epoca dei fatti i finanzieri avevano perquisito l’abitazione, sequestrando al contempo dispositivi mobili e computer. Diverse persone gli avrebbero consegnato migliaia di euro: vivaisti, calzaturieri e imprenditori truffati dal broker. E dall’altro lato ci sarebbe anche un dettaglio non di poco conto che riguarda il modus operandi quotidiano di Rigato.
L’uomo avrebbe infatti coccolato i suoi clienti più affezionati, con tanto di hotel pagato in Croazia, nonché cene a base di ostriche, vini pregiati e champagne. E proprio un inviato della trasmissione Le Iene si era presentato lo scorso anno sotto casa dell’uomo, portando con sé leccornie e una bottiglia di champagne.
Una vicenda che si è conclusa con la morte dell’uomo, al contempo centinaia di persone potrebbero aver definitivamente perso anche la minima speranza di vedere i propri soldi tornare ai rispettivi e legittimi proprietari. Nulla da fare per l’uomo che è stato quindi trovato senza vita all’interno dell’abitazione: l’ipotesi perseguita è quella di un suicidio.
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