Nuovo incidente stradale per un ciclista a Milano: dopo 24 ore dalla morte di Francesca Quaglia arriva la notizia di un’altra persona travolta da una macchina. Cresce la paura nella città lombarda.
Milano sta vivendo un periodo particolare dopo l’ultimo incidente stradale e mortale – avvenuto lo scorso martedì 29 agosto – che ha causato un’altra vittima nella città meneghina. A bordo di una bici, infatti, Francesca Quaglia è stata travolta e uccisa da un camion. Ora però la questione cambia e infatti in corso XXII Marzo un’altra donna è stata colpita da una vettura.
Mezzo ribaltato, colpo contro un palo che è caduto, sbattendo proprio contro la persona in sella alla bici. Le sue condizioni sembrerebbero molto gravi: fra i feriti ci sarebbero anche le due persone a bordo della vettura.
Vittime in bici a Milano, numeri preoccupanti
Francesca Quaglia è l’ultima vittima di una lista sempre più lunga di persone morte a bordo di una bicicletta fra Milano e l’hinterland cittadino. La 28enne aveva deciso di riprendere la bici in seguito al furto dello scooter qualche mese fa. Lavorava al Cinemino, sala d’essai per appassionati di cinema, ma proprio nel tragitto dall’Ortica a Porta Romana è rimasta travolta e uccisa.
Qualche tempo fa aveva scritto ai proprietari, cercando un posto di lavoro al bar, contando anche sulla passione per le pellicole. Ama i viaggi, la Svezia in cui aveva vissuto per diverso tempo, ora la decisione di andare a Milano. Francesca aveva compiuto 28 anni lo scorso 4 luglio ed è era copywriter e traduttrice: era originaria di Medicina, città vicino Bologna.
Fatale lo scontro con un camion per il trasporto di terra (era vuoto) che viaggiava a passo d’uomo, poi l’impatto nel cosiddetto angolo cieco e la tragedia. Con la morte della 28enne aumentano a cinque i casi di persone uccise da mezzi pesanti a Milano, proprio mentre erano a bordo di una bicicletta.
Fatto sta che un tir ha affiancato la bici – in quel momento ferma al semaforo – ma ha azionato la marcia e si è messo in movimento nella parte anteriore, luogo in cui non ci sarebbe alcuna visuale. L’autista potrebbe quindi non essersi reso conto della sua presenza in strada. Inevitabili in questo caso le indagini della Polizia Locale che dovranno accertare l’esatta dinamica dei fatti.
La dinamica da chiarire
La donna sarebbe stata trascinata dal mezzo pesante per una ventina di metri, bici sotto il camion e le urla dei passanti per avvertire il camionista 54enne che, in seguito, avrebbe avvertito anche un malore. Nulla da fare per la 28enne che è invece morta a causa delle gravi ferite riportate.
L’uomo è stato denunciato per omicidio stradale, ma gli investigatori sono al lavoro per approfondite la dinamica sulla presenza della 28enne in bicicletta. Dai primi accertamenti non si sarebbero chiarire, almeno non del tutto.
La presenza di un camion – di dimensioni così ampie – potrebbe aver ridotto lo spazio d’azione. Il bilancio attuale è di cinque vittime: quattro donne e un uomo sono stati travolti dai mezzi pesanti, tutti gli incidenti sempre a causa dell’angolo cieco. Gli incidenti fra mezzi a motore e biciclette sono in continuo aumento a Milano e adesso il Comune avrebbe deciso di correre ai ripari. Una novità riguarda infatti l’utilizzo delle telecamere obbligatorie – da parte dei tir – per circolare in città. Un dettaglio non da poco conto, specialmente per quel che riguarda i pericoli dell’angolo cieco, spesso causa di tragedia sulla strada. Tutto è pronto per il prossimo mese di ottobre.