Dopo la richiesta d’aiuto arrivata da don Maurizio Patriciello il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha deciso di andare a Caivano. Il messaggio all’esecutivo: “Non sarà una passeggiata”
Di fronte ai ministri riuniti a Palazzo Chigi per il Cdm di ieri, la premier Giorgia Meloni ha confermato che andrà a Caivano nei prossimi giorni. La richiesta di aiuto di don Maurizio Patriciello parroco di Parco Verde, non può cadere nel dimenticatoio. Così come la lettera giunta al presidente del Consiglio scritta dalla mamma di una delle due cuginette vittime dello stupro, la quale aveva chiesto alla premier una legge specifica che possa proteggere le vittime di violenze, pedofilia e prostituzione assieme alle loro famiglie.
Secondo la premier, non è accettabile che esistano zone, come quella in cui sono avvenute le violenze sessuali alle due ragazzine di 10 e 12 anni, in cui uno Stato assente lascia campo libero a bande di criminali, che stringono un intero quartiere a rimanere nel terrore delle ritorsioni e delle minacce.
Giorgia Meloni andrà a Caivano: il messaggio all’esecutivo
Il messaggio che la presidente del Consiglio Meloni intende portare in uno dei quartieri più malfamati del napoletano, Parco Verde, è chiaro davanti ai colleghi dell’esecutivo: “Non sarà una semplice visita. Né, peggio, una passerella ma un modo per offrire sicurezza alla popolazione, e per offrire ai giovani la possibilità di praticare sport, anche di livello nello stesso posto che è stato scena del cruento atto violento verso le due bambine”.
L’annuncio della premier arriva nello stesso giorno in cui la mamma di una delle due cuginette vittime dello stupro invia una missiva al presidente del Consiglio Meloni. Non solo, sempre ieri è stato reso noto che a Caivano, il prossimo venerdì si terrà, come riporta il Messaggero, un vertice delle forze dell’ordine convocato dalla prefettura, al quale potrebbe presenziare anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, per chiarire le azioni da intraprendere per garantire la legalità.
Giorgia Meloni spiega che l’obiettivo del Governo è quello di “bonificare l’intera area, garantendo che per la criminalità non esistono zone franche. Intendo così raccogliere l’invito formulato da don Maurizio Patriciello a recarmi sul luogo. Insieme ai ministri Piantedosi e Abodi, ritengo che il Centro sportivo debba essere ripristinato e reso funzionante, immaginando di affidarne la gestione al gruppo sportivo delle Fiamme Oro”. Non è ancora stabilita la data in cui la premier sarà presente a Caivano.
Stupro di Caivano, il sacerdote anticlan alla premier: “Venga qui che è in Italia”
Don Patriciello, sacerdote anticlan che da anni combatte contro la camorra nel napoletano è soddisfatto della risposta ricevuta dal Governo Meloni. Il parroco di Parco Verde ha detto, come riporta il quotidiano romano: “Ringrazio il presidente del Consiglio che ha accolto il mio invito. Meloni ha mostrato sensibilità. E da credente ringrazio il Signore che ci dà la forza di andare avanti e di non arrenderci”.
Il parroco nel suo invito alla premier aveva sottolineato: “Venga a Caivano che è in Italia e i nostri bambini sono italiani”. Nel frattempo, dai recenti fatti di cronaca accaduti, prima a Palermo e poi a Caivano, il presidente del Consiglio era rimasta sconvolta e ai ministri aveva detto: “Sono rimasta profondamente colpita, come immagino tutti voi per quanto accaduto. Le cronache ci hanno riportato notizie terribili e credo sia necessario che questo Consiglio dei ministri esprima solidarietà alle vittime e alle loro famiglie. Così come, e credo di interpretare il sentimento di tutti, esprimiamo tutta la nostra vicinanza alla giovane vittima del terribile stupro di Palermo“.