Una scena orrenda quella accaduta durante una partita di calcio dei pulcini quando tra una mamma e una nonna sono volati schiaffi e pugni. La rissa avvenuta tre mesi fa ha portato oggi al provvedimento della Questura verso sei genitori
Il fatto è accaduto tre mesi fa durante quella che doveva essere una “normale” partita di calcio tra i giocatori più piccoli, i cosiddetti “pulcini” ma che, invece, si è tramutata in una rissa agghiacciante tra i genitori seduti sugli spalti.
Per quegli schiaffi volati tra i familiari dei piccoli calciatori, oggi dalla Questura di Cremona giunge il provvedimento definitivo per gli autori responsabili della rissa. emettendo sei Daspo ad altrettanti genitori per le condotte ritenute, ovviamente, pericolose e molto disdicevoli.
I fatti risalgono allo scorso 21 maggio 2023 quando nel paese di Pianengo, in provincia di Cremona, era in corso la partita di calcio categoria Pulcini (classe 2013). A scendere in campo due squadre: la Soresinese e la Ripaltese. La rissa nasce nell’ambito del torneo promosso dalla Pianenghese, quando durante l’evento calcistico si scatena tra i genitori sugli spalti una vera e propria rissa con tanto di schiaffi e pugni.
Ad accendere la miccia sarebbe stato inizialmente un litigio scaturito tra una madre 39enne di un bambino e la nonna 71enne di un altro “pulcino”. Secondo quanto ricostruito durante le indagini e le testimonianze raccolte dai presenti al drammatico evento, sarebbe stata la nonna di 71 anni ad aver schiaffeggiato il figlio dell’altra donna.
La violenza sul piccolo, ovviamente, ha provocato una generale resa dei conti con schiaffi e tirate di capelli da entrambe le donne e, successivamente, da altri genitori. Per sedare la rissa e gli animi c’è voluto l’intervento dei carabinieri di Crema e Vailate. I dirigenti della Pianenghese, dopo i cruenti fatti, avevano immediatamente evidenziato, come riporta anche Leggo, il loro stato d’animo sull’accaduto: “Siamo profondamente amareggiati. Abbiamo cercato di sedare gli animi ma è stata una scena inqualificabile e da condannare, perché avvenuta davanti agli occhi dei bambini”.
Da quel giorno di fine maggio, le indagini sono giunte ad una conclusione e il questore di Cremona, Michele Sinigaglia, ha presentato il conto emettendo sei Daspo nei confronti dei sei genitori coinvolti nella rissa, i quali sono stati individuati come riporta sempre il quotidiano:
“Responsabili dei gravi episodi di violenza posti in essere al centro sportivo Enzo Saronni, grave per il clamore suscitato e per la pericolosità sociale delle condotte realizzate, alcune delle quali indirizzate a danno di minori”. Dalla fase processuale e la valutazione degli elementi rilevanti per la decisione finale è emerso come la lite, nata verso la fine della partita di calcio, sia scaturita dalla contestazione a un fallo di gioco.
La questura spiega, infine, che“con tali provvedimenti si intende stigmatizzare in chiave di prevenzione condotte concretamente pericolose sotto il profilo dell’ordine pubblico e particolarmente disdicevoli. In particolare, tenuto conto che i fatti sono accaduti nell’ambito di una competizione tra ragazzi nati nell’anno 2013, alla presenza e anche in danno di soggetti minori, uno dei quali strattonato”.
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