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Cronaca

Omicidio di Sirolo, testimonianza shock del fratello della vittima. Il killer replica e si difende

Published by
Maria Teresa Bianco

Proseguono le indagini per l’omicidio di Sirolo in cui il 23enne Klajdi è morto colpito con un fucile da sub durante una discussione in strada. Il racconto del fratello della vittima: “L’ha ucciso a sangue freddo”

Secondo il fratello del 23enne morto a Sirolo a seguito di una discussione in strada la scorsa domenica, il presunto killer, un algerino di 27 anni, avrebbe sparato con la fiocina volontariamente. Xhuliano, fratello minore dell’albanese Klajdi Bitri, riporta al Messaggero la sua testimonianza:

Omicidio Sirolo, la testimonianza shock del fratello della vittima (ansa) free.it

L’algerino è tornato all’auto, dal sedile posteriore ha preso il fucile da sub, si è avvicinato e ha sparato un colpo a mio fratello, al cuore. Poi ha ripreso l’arma ed è scappato con la fidanzata”.

Ancora sotto shock per il tragico evento accaduto, il giovane 18enne ricorda il fratello tra le lacrime: “Era un secondo papà, mi ha fatto venire lui in Italia, mi ha trovato un lavoro perché i nostri genitori sono rimasti in Albania. Se guadagnava 500 euro, 300 li teneva da parte per mantenermi e aiutarmi con le pratiche”.

Omicidio di Sirolo, il racconto doloroso del fratello minore di Klajdi

E’ devastato dalla perdita del fratello maggiore avvenuta domenica pomeriggio a Sirolo, il 18enne Xhuliano. Si stringe all’amico del cuore di Klajdi, Kledian Kasa, in un abbraccio di conforto. Entrambi attoniti e increduli per la morte del 23enne ucciso con un colpo di fiocina per difendere un amico.

Racconto shock del fratello del 23enne ucciso con un fucile da sub durante una discussione in strada. Le indagini sull’omicidio di Sirolo  (ansa) free.it

Ora il fratello della vittima chiede venga fatta giustizia: “Vogliamo che venga fuori la verità”. Il gruppetto di tre amici stava andando al mare a Sirolo quel giorno, dopo aver pranzato a Montemarciano. Sono scesi dalla Mercedes per soccorrere il loro ex datore di lavoro anconetano che nel frattempo stava discutendo in mezzo alla strada. “Ho visto l’assassino andargli incontro e menarlo, noi siamo scesi per dividerli” riporta Xhuliano.

Il racconto del giovane continua, come riporta il Messaggero: “Ha dato un pugno a mio fratello. Gli urlavamo: basta, vai via! Lui ha finto di andarsene, camminando con calma. Ma poi è tornato con la fiocina. Io mi sono rifugiato dietro un’auto. Ho detto a mio fratello: nasconditi anche tu! Non ha fatto in tempo. Mentre la fidanzata gli diceva “amore, aspetta, non fare così”, lui l’ha raggiunto e gli ha sparato un colpo da 2-3 metri, dritto al cuore. Poi ha ripreso il fucile, si è allontanato ed è risalito in auto. Al volante c’era la fidanzata che lo aspettava: sono scappati. Sono corso da lui ma non perdeva sangue. Ho visto però che stava cambiando colore. È morto tra le mie braccia”.

La versione del presunto killer: “Mi sono difeso, il colpo partito per caso”

Il 27enne Melloul Fatah, presunto killer del giovane albanese morto a Sirolo, non si sarebbe reso conto di aver ucciso e nemmeno che la fiocina del fucile da sub aveva trafitto il 23enne. In carcere ad Ancona Melloul ha fatto scena muta durante l’interrogatorio con il pm Marco Pucilli, difronte la presenza del suo avvocato Davide Mengarelli.

Il presunto assassino è certo di non aver sparato nessun colpo con il fucile preso dall’auto che guidava. Il fucile da pesca subacquea, racconta l’algerino: “l’ho preso per difendermi dal gruppo di tre persone che era scesa dalla Mercedes dietro la mia auto”. Secondo quanto racconta il 27enne il gruppo dei tre era composto dal 23enne morto, suo fratello e un loro amico.

Tutti e tre avrebbe aggredito con calci e pugni l’uomo. E, sempre secondo la sua ricostruzione, durante la rissa, il colpo fatale partito dal fucile da sub sarebbe stato del tutto accidentale. A confermare tutto ciò anche la fidanzata del presunto killer che dichiara di non essersi accorta del ferimento mortale all’albanese. E’ prevista una perizia balistica sulla fiocina sequestrata. Intanto l’autopsia sul cadavere del 23enne è prevista nei prossimi giorni.

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