Roberto Mancini è ufficialmente il nuovo commissario tecnico dell’Arabia Saudita e anche il tecnico più pagato al mondo. Superati Pep Guardiola e Steven Gerrard.
Mancini ha salutato di recente la Nazionale italiana per provare una nuova esperienza del tutto inedita. Il nuovo ct dell’Arabia Saudita ha firmato un lungo contratto fino al 2027 a cifre importanti.
Per Roberto Mancini arriva un nuovo risvolto della sua carriera, ma le polemiche anche in questo caso non sono di certo mancate. Spunta in ogni caso qualche novità nello staff del mister fra conferme e anche qualche incertezza.
Chi lascia e chi va con Mancini, cifre e obiettivi per l’ex ct dell’Italia
Lo stesso Mancini in conferenza stampa e parla di voler raggiungere grandi traguardi e di farlo già a stretto giro. A gennaio 2024 è infatti in programma la Coppa d’Asia, una competizione che “proveremo a vincere“, ha esordito Mancini durante il primo incontro di presentazione.
Mancini ha parlato anche del grande successo conquistato con l’Europeo vinto dall’Italia ai calci di rigore contro l’Inghilterra. Le cose non sono andate per lo stesso verso durante la qualificazione ai Mondiali di Qatar, da qui l’inizio della discesa. Mancini guarda adesso oltre e prova a concentrarsi su altri obiettivi.
Non sono mancate di certo le accuse, Gabriele Gravina da un lato e Mancini dall’altro, nel mezzo tutta una serie di polemiche che vanno anche oltre l’idea di calcio. “Abbiamo cominciato a trattare a metà di agosto“, ha spiegato il nuovo ct della Nazionale che attualmente si trova al posto numero 54 nel Ranking FIFA.
Sta di fatto che ora Roberto Mancini è l’allenatore più pagato nel mondo arabo, un investimento a lunga gittata che la Federazione saudita ha compiuto con grande enfasi.
“I grandi calciatori che sono venuti nella Saudi League non soffocheranno il movimento, ma lo aiuteranno a crescere. È successo così anche in Italia negli anni 80. Ho fiducia che possiamo crescere e migliorare. Abbiamo solo bisogno di lavorare duro“, commenta il nuovo ct dell’Arabia Saudita.
Gli impegni e lo staff (con qualche dubbio), i dettagli
E la testa è rivolta già al prossimo 8 settembre per l’impegno contro la Costa Rica, il 12 contro la Corea del Sud guidata dal ct Jurgen Klinsmann. Ma all’orizzonte c’è anche il girone di qualificazione ai Mondiali 2026: previsti incontri contro Giordania, Tagikistan e una fra Pakistan e Cambogia.
Attesa per la Coppa d’Asia che manca dal 1996, da qui l’idea di provare a coronare un sogno. “Vogliamo vincere e costruire qualcosa di importante», promette. Ho già cominciato a vedere video e partite, le amichevoli ci aiuteranno a chiarirci le idee“, spiega Mancini durante la conferenza stampa di presentazione.
E adesso spazio invece allo staff con Fausto Salsano e Attilio Lombardo pronti a seguirlo, stessa cosa dicasi per assistente Antonio Gagliardi, Massimo Battara (allenatore dei portieri) e il match analyst Simone Contran, senza dimenticare i preparatori Claudio Donatelli (dimissionario dall’Italia dopo il rinnovo ndr) e Andrea Scanavino.
Non dovrebbero far parte della spedizione italo-saudita Evani, Nuciari e Sandreani: i tre avrebbero momentaneamente declinato l’inviato. E fra questi spicca anche il team manager Lele Oriali che sta riflettendo su cosa fare. Restano da sciogliere gli ultimi dubbi, poi lo staff di Mancini sarà al gran completo: spazio ancora agli indecisi, nulla da fare invece per chi ha scelto di proseguire le rispettive carriere altrove.