Il caro carburanti non smette mai di indignare e adesso arriva dall’autostrada un nuovo record in modalità servito: la cifra è da non credere.
Dal primo agosto 2023 ogni stazione di servizio deve esibire un cartellone con il prezzo medio regionale, ma la polemica sui prezzi maggiorati è alle stelle. I dati mostrano infatti un nuovo record, questa volta registrato sull’autostrada A21 Torino-Piacenza: la benzina sfiora in modalità servito i 2,80 euro.
A denunciare l’episodio è Assoutenti che cita i dati pubblicati di recente dal ministero delle Imprese e del Made in Italy. Nella giornata dello scorso giovedì 24 agosto, infatti, sulla tratta autostradale è stato segnalato il costo di 2,798 euro al litro in modalità servito (2,074 euro al self). L’associazione ha spiegato che “il gasolio va a 2,379 euro al litro e in numerosi distributori autostradali la verde viaggia spedita verso i 2,5 euro al litro“, precisa la nota.
Come sono i prezzi
Nel frattempo è stato pubblicato l’ultimo aggiornamento, datato 25 agosto 2023, con tutti i prezzi medi: si tratta della media più alta rispetto al giorno precedente. I numeri parlano chiaro e mostrano in modalità self (autostrade) un costo medio della benzina pari a 2,020 euro al litro.
Per fare un paragone, infatti, basta pensare alla vigilia di Ferragosto: il costo era di 2,015 euro. Sul fronte gasolio, invece, il prezzo si attesta a 1,935 (lo scorso giovedì 24 agosto era 1,933 a litro). In merito al costo medio più alto ai self spicca la Basilicata con 1,972 a litro per la benzina, sul fronte gasolio in testa Calabria e Liguria (1,874 a litro). Per il prezzo medio la provincia con il prezzo medio più alto è quella di Bolzano: si attesa a 1,894 euro per il diesel.
Le polemiche dei consumatori
Inevitabili anche in questo caso le polemiche delle associazioni di categoria. La prima a lamentarsi è Assoutenti con Furio Truzzi.
“Siamo in presenza di una stangata che si sta abbattendo sulle tasche degli italiani che rientrano dalle ferie estive. Un pieno di verde costa oggi in media 7 euro in più rispetto ad appena tre mesi fa, un pieno di gasolio addirittura 10 euro in più. E ci chiediamo cosa aspetti ancora il governo ad intervenire per affrontare l’emergenza carburanti“, spiega il presidente di Assoutenti.
L’Osservaprezzi carburanti del ministero ha spiegato che al distributore di Castellaneta, in provincia di Taranto, si sarebbe venduti i carburanti ad un prezzo più alto rispetto alla media. Una vicenda diventata virale nel giro di pochissimo tempo che non è esente da polemiche social.
Non si tratta del primo caso e probabilmente non sarà nemmeno l’ultimo di questa lunga e controversa estate, almeno per quel che riguarda i rincari. Una estate di forti rincari che arriva a ridosso di uno dei grandi rientri per milioni di vacanzieri, la maggior parte diretti verso il Centro-Nord. Di concerto è intervenuta anche l’Unione nazionale consumatori che ha denunciato dati non veritieri.
“Abbiamo scovato i prezzi ancora più inverosimili. Non sappiamo se si tratti di un errore nella comunicazione da parte del distributore o di un errore del ministero. Ma il punto è che prima di rendere pubblici dati così anomali, dovrebbero essere verificati“, ha spiegato il presidente Massimiliano Dona. Una vicenda che nel solo mese di agosto 2023 ha portato ad un netto rialzo dei prezzi, proprio in concomitanza con le partenze di milioni di persone.