Sacha Chang è fuggito ed è rimasto per tre giorni in balia della decisione da prendere: il racconto di un testimone e le ricerche durata tantissime ore.
Chang è il giovane cittadino olandese arrestato in seguito alla fuga, durata tre giorni, che ha visto il ragazzo uccidere il padre e l’amico di famiglia. Il ragazzo è accusato di aver ucciso due persone e di essersi messo in fuga verso i boschi della zona. Una dinamica tutta ancora da chiarire, ma ancora ci sono diversi dubbi sull’azione omicida e anche sui motivi del doppio omicidio.
Sacha Chang è il ragazzo di 21 anni che è fuggito in provincia di Cuneo, trovato dopo tre giorni dai carabinieri e dai volontari presenti in zona. La famiglia del giovane chiede che il 21enne spieghi i motivi del gesto compiuto.
La cattura
La fuga di Sacha Chang è durata tre giorni e si è conclusa con l’arresto. Il 21enne è stato trovato nudo mentre dormiva coricato sulla panchina di una chiesetta a Torre Mondovì, direzione Pamparato (Cuneo). Giuseppe Carbura, comandante provinciale dell’Arma di Cuneo, ha ringraziato tutti per il lavoro svolto durante l’attività di ricerca. Circa 200 i carabinieri che hanno partecipato alle ricerche del ragazzo.
Le forze dell’ordine lo hanno trovato a pochi chilometri dall’abitazione di Montaldo Mondovì, proprio lì dove lo scorso mercoledì 16 agosto aveva ucciso il padre Haring Chiana Chang e l’amico di famiglia Lambertus Ter Horst, poi la scelta di fuggire e far perdere le tracce.
Proprio un uomo avrebbe cercato anche di inseguirlo con una spranga, facendolo anche cadere, ma senza riuscire a fermarlo. Il giovane si è infatti addentrato nei boschi della Val Corsaglia, poi il nulla. “Se non lo avessimo trovato sarebbe probabilmente morto“, ha spiegato Giuseppe Carbura, comandante provinciale di Cuneo.
Il racconto del ritrovamento, le parole di un cacciatore
Sulla vicenda è intervenuto Claudio Basso, uno dei cacciatori che ha avvistato il fuggitivo e che ha aiutato le ricerche del giovane, accusato del duplice delitto di suo padre e dell’amico di famiglia.
“Sono andato su con Germano e Alessandro accompagnando tre carabinieri Ci siamo appostati. Sopra c’erano una cappella, la cappella di San Bernardo, e un seccatoio abbandonato, dentro un recinto. I carabinieri hanno fatto il giro da sopra e noi siamo stati sotto dove c’era il recinto. A un certo punto i carabinieri hanno detto ‘Sembra che ci sia qualcosa che si muove, state lì’. E infatti era proprio lì“, si legge nella testimonianza rilasciato a Repubblica.
Di lui avevano visto soltanto foto, con tanto di descrizione di una persona alta 180 centimetri, pantaloncino e maglietta nera, senza però altri dettagli. Il cacciatore ha spiegato come lo hanno trovato. “Era sdraiato su una panchina, completamente nudo. Non si muoveva praticamente più, non ha provato a reagire, muoveva appena appena solo una gamba, era stravolto“, spiega l’uomo.
Sascha Chang ha 21 anni ed è il cittadino olandese trovato nudo su una panchina al momento dell’arresto effettuato dai carabinieri che hanno condotto le ricerche. Non avrebbe ancora parlato con gli investigatori, ma non è escluso che possa avvenire nel giro delle prossime ore.
Intanto anche Emiliano Negro, presidente Federcaccia Mondovì, ha parlato delle ricerche di Chang e del suo arresto avvenuto a distanza di diversi giorni di ricerca. “Le squadre erano composte da noi e da carabinieri accoppiati, uno a uno. I carabinieri non ci lasciavano mai soli. È stata una collaborazione molto fruttuosa“, spiega.