L’estate dei rincari non rende di certo felici le persone a cui tocca combattere il carovita: non mancano le speculazioni in tempo di vacanze, i carburanti non fanno di certo alcuna eccezione.
Dal carovita all’aumento del costo dei carburanti, passando per tutti gli aumenti emersi durante gli ultimi tempi, specialmente nel pieno dei maggiori spostamenti verso le località di villeggiatura. Le vacanze si accorciano, a discapito però dei costi che sono in netto aumento.
I provvedimenti per contrastare rialzo dei prezzi non si sarebbero rivelati efficaci, almeno questo è quanto emerge dai costi delle ultime settimane. Benzina e diesel in aumento, nonostante l’esposizione dei prezzi medi regionali.
Cosa sta accadendo
I rincari si sono registrati su carburanti e biglietti aerei per le località turistiche, ma l’effetto non sarebbe quello sperato. L’idea del Governo era quella di un calo dei prezzi, i risultati tanto attesi non sarebbero stati però raggiunti. I prezzi medi regionali – da confrontare con quelli dei singoli distributori – mostrano un costante aumento, non senza polemiche diventate virali per i costi folli.
Benzinai da un lato, consumatori dall’altro, nel mezzo tutta una serie di questioni ancora irrisolte. Proprio il Governo italiano potrebbe avviare un contenzioso sul caro-voli con la Commissione UE – tentando di frenare aumento tratte – valutando la denuncia contro le compagnie europee.
Come se non bastasse, inoltre, nella giornata dello scorso mercoledì 16 agosto sui social è arrivata la foto del nuovo prezzo record della benzina al servito. Sull’autostrada Milano-Varese 2,722 euro al litro, con tanto di proteste visto il costo. I costi sono infatti in aumento, così come mostrato dagli ultimi dati del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ma in questo caso la questione sarebbe andata ben oltre.
La media di un litro di benzina è pari a 1,939 al litro (+0,5%), gasolio invece a 1.827 (+1,7%). Non vanno meglio le cose per la modalità self in autostrada con un prezzo medio di 2.015 euro per la benzina, gasolio a quota 1,921 euro.
E proprio per questo, di conseguenza, il Codacons ha annunciato esposti in tute le Procure italiane. Dall’altro lato c’è invece Assoutenti che denuncia il Governo, reo di aver guadagnato con gli aumenti grazie ad accise e tasse. Fra le varie partenze e i rientri si tratta di oltre 2,2 miliardi di euro.
La risposta del Governo Meloni
Il Governo cerca di controbattere alle feroci critiche dei vacanzieri che provano a muovere l’economia del Paese, nonostante le enormi difficoltà del periodo, specialmente alla luce dei costi in aumento. Intanto il Mimit ha ribadito in un comunicato che “il prezzo industriale della benzina, depurato dalle accise, è inferiore rispetto ad altri Paesi europei, come Francia, Spagna e Germania“, si legge in una nota.
La maggioranza guidata da Giorgia Meloni ribadisce come i provvedimenti messi in campo non avrebbero permesso di fermare l’ondata di “speculazione“, da qui la necessità di intensificare i controlli della Guardia di Finanza. Durante le prime due settimane di agosto sono stati effettuati centinaia di controlli, riscontrando 325 irregolarità su 1.230 interventi (praticamente una su quattro ndr).
Sono 789 le violazioni contestate, di queste 363 per mancata esposizione di prezzi o difformità rispetto a quelli indicati, 426 per inosservanza obblighi circa comunicazioni da fare direttamente all’Osservaprezzi Carburanti. La questione è molto intricata e proprio per questo la maggioranza prova a fare quadrato, ma i cittadini segnalano sempre più disagi in un’estate anomala sotto tutti i punti di vista. I costi non fanno di certo alcuna eccezione, anzi.
https://www.youtube.com/shorts/zpbD_YoOy7Y
Costi in forte aumento
Dallo scorso maggio ad agosto 2023 un litro di benzina è aumentato mediamente di 13,2 centesimi, gasolio di 17,7 centesimi. Tutto questo significa che un pieno di benzina costa 6,6 euro in più rispetto a maggio 2023, quasi nove euro per il gasolio.
Ciò significa che lo Stato incassa cifre più alte fra accise e Iva derivate dai rincari dei carburanti. L’aumento non fa la spola al prezzo del petrolio che è in calo, così come mostrano le quotazioni per Brent e Wti. Il Mimit ha pubblicato i prezzi in autostrada per modalità servito di benzina e gasolio: ecco l’elenco completo.
- A1 – 2,499 € – 2,409 €;
- A7 – 2,469 € – 2,369 €;
- A14 – 2,499 € – 2,399 €;
- A20 – 2,499 – € 2,299 €;
- A21 – 2,499 € – 2,409 €;
- A22 – 2,479 € – 2,379 €;
- A26 – 2,469 – € 2,369 €.