In Italia l’aumento degli autovelox sulle strade è diventato consistente. Il record delle multe è salito in modo smodato nell’ultimo anno. A confermarlo il Codacons con la mappa delle vie più a rischio sanzioni
Multe come se piovesse sulle strade italiane. Così le tasche degli automobilisti sono diventate, giorno dopo giorno, sempre più misere a discapito, invece, delle casse comunali sempre più consistenti.
E’ colpa degli autovelox sparsi da nord a sud sulle strade italiane che con il trascorrere del tempo sbucano ovunque come i funghi ai lati delle vie, a volte anche ben nascosti. Come riporta la Repubblica, secondo il Codacons, dallo scorso anno gli introiti dalle contravvenzioni sono aumentati del 37%. Ma a creare maggiore polemiche sono i rilevatori di velocità, causando, a volte, vere e proprie guerriglie urbane. E’ il caso controverso di due comuni italiani.
Non solo scontrini pazzi questa estate per gli italiani ma anche multe salatissime. E’ tutta colpa degli autovelox piazzati un po’ ovunque sulle strade d’Italia, senza nessuna eccezione tra nord, centro, sud e isole. Ovunque sbucano come funghi rovinando le vacanze ai turisti e le tasche agli italiani.
In alcuni casi, poi si sono evidenziati anche veri tafferugli tra gli automobilisti che si sono scagliati contro i rilevatori di velocità. In modo particolare sono due i casi saltati alle cronache: quello di Padova, dove nella notte del 9 agosto alcuni cittadini hanno fatto saltare in aria un autovelox.
E quello di Cagli, piccolo comune tra Umbria e Marche. Proprio questo ultimo caso ha fatto incassare al piccolo comune, tramite un apparecchio installato sulla via Flaminia, circa 3 milioni e 150 mila euro in due anni grazie alle multe. L’apparecchio preso di mira dai cittadini, secondo quanto riferito all’Anas e confermato dalla stessa società autostradale, era stato posizionato in un posto diverso da quello stabilito in precedenza, ovvero in una curva cieca. E se questi due esempi fanno rabbrividire, c’è anche di peggio.
Svetta al primo posto con un incasso d’oro percepito dagli autovelox il comune di Firenze. La città capoluogo toscano ha concluso il bilancio 2022 con un guadagno di ben 23,2 milioni euro in multe. Secondo posto per Milano con 12,9 milioni di euro di sanzioni provenienti dagli autovelox. Terzo posto per Genova con 10,7 milioni. Mentre a Napoli, le contravvenzioni derivate dagli autovelox hanno garantito guadagni per appena 18.700 euro. Ma le strade italiane soggette a multe salatissime causa autovelox sono molte di più.
Secondo le rilevazioni fatte da Assoutenti, partendo dal nord Italia ha destato aspre critiche il piccolo paese delle Dolomiti Colle santa Lucia, in provincia di Belluno. Il borghetto con soli 340 abitanti ha registrato con un solo autovelox installato la bellezza di oltre 350mila euro di multe. Sulla legittimità dell’apparecchio sia i residenti che i turisti hanno espresso le loro perplessità più volte. Per molti non sarebbe segnalato in modo consono il limite di velocità da rispettare. Poi, nei 56 km di strada tra Rovereto e Garda sono 15 gli autovelox segnalati.
Al centro Italia, Assoutenti evidenzia il caso del litorale sud del Lazio. Sulla ss Flacca in 13 km sono segnalati 3 autovelox per senso di marcia. Infine il caso del comune di Cavallino, nel Salento (Puglia) dove le apparecchiature installate per eccesso di velocità hanno incassato più di 2,5 milioni di euro. Un aumento pari al 2500%, considerando che l’anno precedente, sempre nello stesso comune gli introiti sono stati pari a zero. In ultimo una delle strade più a rischio multe: la Telesina, con 7 autovelox per senso di marcia in 25 km. A incassare oltre 2,8 milioni di euro in un anno sono stati i quattro comuni interessati, in provincia di Benevento, ovvero Puglianello, Castelvenere, Paupisi e Torrecuso.
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