Cristiano Ronaldo fa parlare di sé in Arabia Saudita e questo non vale soltanto per le giocate e i gol. Ora per il fuoriclasse portoghese c’è un nuovo rischio di arresto: non è la prima volta.
In Arabia Saudita l’arrivo di Cristiano Ronaldo, avvenuta durante la scorsa stagione, ha esaltato i tifosi dell’Al-Nassr e anche gli altri tifosi sparsi in giro per il Paese. Certamente l’arrivo di CR7 ha destato non poca ammirazione, specialmente alla luce della sua lunga e costellata carriera piena di successi personali e di club.
Ora per emerge un altro problema che lo riguarda da vicino e che rischia di compromettere, ancora una volta, la stabilità del campione lusitano. L’attaccante del Portogallo deve infatti affrontare una nuova questione che potrebbe coinvolgere anche la sua famiglia, Georgina Rodriguez inclusa.
Cosa sta accadendo
Un semplice gesto, seppur di natura religiosa, è infatti motivo di problemi in Arabia Saudita. L’espressione pubblica della fede cristiana contravviene infatti alle leggi vigenti nel Paese. Proprio durante il rigore decisivo, calciato da Ronaldo durante la semifinale della Champions League araba, ha visto CR7 farsi il segno della croce. Proprio questo gesto è infatti visto come trasgressione, con tanto di pena per chi contravviene al mancato rispetto della legge.
Prima il gol, con tanto di esultanza, poi il segno della croce. Ronaldo ha infatti realizzato la massima punizione e poi è corso verso la bandierina. La sua solita esultanza è stata preceduta da un chiaro ed inequivocabile segno cristiano che, però, potrebbe avere delle conseguenze, specialmente in un Paese come l’Arabia Saudita. Cristiano Ronaldo potrebbe essere infatti accusato di promuovere il proselitismo religioso, da qui tutta una serie di conseguenze.
Grazie al gol è riuscito a portare l’Al-Nassr in finale con l’Al Hilal, club in cui giocano ex calciatori della Serie A come Koulibaly e Milinkovic-Savic. Ma per CR7 il pericolo era già emerso non molto tempo fa dopo la pubblicazione delle foto in costume, insieme alla moglie e ai figli, durante una gita in barca. In quel caso tutto si risolse con un nulla di fatto, ora però la vicenda potrebbe andare ben oltre.
Show me the better penalty scorer than him, I’ll wait for lifetime. #AlNassrDay #Ronaldo pic.twitter.com/EcBJQSH5Rz
— 🕊 (@halamadridstas) August 9, 2023
Le regole in Arabia Saudita
Chi non è musulmano, infatti, non può pregare in pubblico o esibire oggetti di natura religiosi in bella mostra. Coloro i quali trasgrediscono questo tipo di regola, infatti, rischiano da un punto di vista penale. Un Paese con diritti umani praticamente mal tutelati o del tutto inesistenti, ora una vicenda che potrebbe andare ben oltre una semplice esultanza.
Ma c’è un altro episodio che è inequivocabile e riguarda Juan Pablo Pino, giocatore colombiano arrestato tempo fa in un centro commerciale di Riad. Il calciatore fu tratto in arresto mentre indossava una maglia strappata da cui si vedeva un tatuaggio con la raffigurazione di Gesù.
L’attaccante non ha commentato la vicenda, ma ha deciso di postare alcune foto salienti e la scritta finale. Per uno come lui vincere i trofei in carriera è soltanto un qualcosa da aggiungere alla bacheca piena di successi di ogni genere. “Buon gruppo di lavoro! Un ringraziamento speciale ai nostri fan per l’incredibile supporto e per averci sempre spinto in avanti“, si legge nel messaggio Twitter postato dall’ex attaccante di Sporting Lisbona, Manchester United, Real Madrid e Juventus.
Nonostante tutto questo in Arabia pare chiaro che CR7 possa fare quello che vuole, lo pensano le migliaia di tifosi che in nome del calcio e dell’attaccante portoghese vanno oltre, anche perchè se la Saudi League cresce e lo farà sempre di più è in gran parte perchè l’ex Juve ha fatto da apripista verso un nuovo modo del pallone.
Final – here we go!!💪🏼
Good work team!
Special thanks to our fans for the amazing support and for always pushing us forward! 🙌🏼💛💙 pic.twitter.com/iuxE88DRSr— Cristiano Ronaldo (@Cristiano) August 9, 2023