Periodo di vacanze per milioni di persone che si muovono in Italia e anche altrove: i prezzi di voli, carburanti, strutture ricettive, spiagge e ombrelloni è in netto rialzo. Cosa emerge da una indagine.
Il caro vacanze in Italia è ormai un dato di fatto e tutto questo è emerso con grande evidenza nelle ultime settimane. L’estate è iniziata già da un po’, ora però è il momento clou della stagione, periodo durante il quale molti vacanzieri si spostano per le rispettive località di villeggiatura.
Durante le ultime settimane non sono mancati gli aumenti di carburante, hotel/b&b, case vacanze, ristoranti e anche sulle spiagge. L’estate 2023 fa registrare una impennata sul fronte dei costi con spese per alloggi e viaggi cresciuti in maniera esponenziale. Al centro di questi aumenti ci sono inevitabilmente località di mare, montagna e anche le città d’arte.
Secondo i dati circolati le regioni con il maggior aumento di aumenti sono Lazio, Lombardia e Toscana, ma i rincari si registrerebbero praticamente un po’ ovunque. Le stime parlano per i cittadini italiani e stranieri di rincari pari a 3,9 miliardi euro.
Gli esperti parlano di una diretta conseguenza dell’andamento dell’inflazione, nonché dei prezzi alti sul fronte energia. L’indagine di Demoskopika ha parlato di un aumento pari a 8,9% in più rispetto al 2022.
I rincari nel trasporto aereo fanno registrare una impennata pari al +23,5% rispetto all’anno precedente, è 17,7% per i pacchetti vacanza e 12,8 per gli alloggi. Si tratta di cifre in aumento che non riguardano solo ed esclusivamente le grandi città.
Aumento dei voli pari al +44% per quelli nazionali, +43% per gli europei e +16% per gli intercontinentali. Gli aumenti non risparmiano neanche i treni con +13% rispetto al 2022. E sul fronte quotidiano i rincari ci sono perfino per una semplice colazione: a Forte dei Marmi si può arrivare a 20 euro per cappuccino e cornetto.
Il costo per chi decide di andare in vacanza ad agosto è alto e ciò vale praticamente per tutto: cibo, spiagge, autostrade, trasporti e strutture ricettive, nulla fa eccezione. Sul caso specifico anche Altro Consumo ha formulato delle stime per mostrare quanto costerà andare in vacanze nel 2023, con tanto di mete più care.
L’associazione ha provato a formulare una ipotesi di vacanza con alloggio in un hotel 3 stelle o b&b in sei località come Firenze, Napoli, Polignano a Mare, Cervia, Ortisei e Selvino. Una simulazione fra strutture per otto giorni e sette notti – nello specifico per una stanza con due persone – mostra nel 2023 una spesa maggiore del 20% per bed&breakfast e +31% per chi vuole soggiornare in un hotel, il tutto ovviamente rispetto al 2022.
Per chi sceglie le località di mare il segno “+” tocca quota 8% sul fronte b&b, in montagna si mostra una tendenza al contrario (-11%). Ma soggiornare invece in hotel risulta paradossalmente più economico rispetto al 2022: -12% al mare, -13 in montagna. La spesa media è in generale di 111 euro per hotel e 98 euro a notte per i b&b.
Come se non bastasse c’è per chi si reca nelle località di mare il caro spiaggia da affrontare. Altro Consumo ha visionato 10 località e oltre 200 stabilimenti balneari: +5% usi prezzi di lettini e ombrelloni rispetto al 2022. Addirittura in alcuni posti ci vogliono oltre 1.200 euro per rimanere un mese in spiaggia. Ecco, di conseguenza, la richiesta di Altro Consumo rivolta alla politica nazionale.
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