Marina è stata uccisa con un colpo di pistola diritto al volto dal cognato. La confessione dell’assassino è delirante. Per lui la donna, compagna del fratello, apparteneva alla massoneria e lo perseguitava
Ha dichiarato lucidamente davanti al gip del Tribunale di Urbino il motivo del suo gesto. Andrea Marchionni, falegname 47enne, ha ucciso con un colpo di pistola diritto al volto la cognata di 40 anni, Marina Luzi alcuni giorni fa.
Come riporta La Repubblica, nella deposizione gli inquirenti scrivono il delirio dell’assassino durato circa tre ore: “Ho puntato alla testa per non farla soffrire. Marina appartiene alla massoneria ed è la causa del peggioramento delle mie condizioni fisiche. Loro, che si sono vaccinati contro il Covid, hanno contribuito ad aumentare i miei malesseri fisici. Da due anni mi perseguitano, e sono stanco. I motivi del mio gesto li trovate nel mio pc e in una chiavetta Usb”.
Andrea Marchionni ha spiegato perché lo scorso martedì mattina (25 luglio) ha ammazzato con un colpo di pistola la compagna 40enne del fratello, Marina Luzi, madre di una bimba di due anni. Il delitto è avvenuto nella villetta bifamiliare che condividevano a Fossombrone, in provincia di Pesaro Urbino.
Nell’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Urbino Francesca D’Orazio con cui ha convalidato l’arresto del 47enne disponendone la custodia cautelare in carcere si evidenzia la pericolosità sociale e il rischio di reiterazione del reato da parte dell’uomo. Il gip sottolinea come l’assassino prima di impugnare la pistola e sparare contro la donna abbia “lucidamente approfittato del fatto che Marina fosse sola”.
Dopo aver ucciso la 40enne, il killer ha anche consegnato un foglio scritto di suo pugno dove venivano riportate alcune spiegazioni del folle gesto appena commesso: “la massoneria è coinvolta nella vicenda Covid. Il vaccino contiene sostanze dannose per la salute, dispositivi elettronici talmente piccoli da non essere visti ad occhio nudo. Inoltre, Marina Luzi insieme ad altre persone hanno operato per contagiarmi e procurarmi danni fisici con questi dispositivi che sono a tutti gli effetti armi biologiche“.
Un delirio che ha portato l’omicida 47enne a convincersi di essere perseguitato dalla cognata Marina, a tal punto di avere maturato la sua esecuzione nella villetta in via Pirandello, Fossombrone, dove Andrea Marchionni viveva in condivisione con il fratello Enrico e la sua famiglia.
Il falegname, in possesso di regolare porto d’armi, dopo aver ucciso con un colpo di pistola al volto la 40enne si è immediatamente consegnato ai Carabinieri giunti immediatamente sul luogo del delitto, confessando l’omicidio commesso.
Come scrive stamani La Repubblica, nell’ordinanza il gip Francesca D’Orazio cita anche “l’assoluta freddezza dimostrata nel compiere un gesto così efferato e la totale incapacità dimostrata dall’indagato di controllare pulsioni e distinti legati alla volontà di tutelarsi da presunte persecuzioni, anche a costo di sacrificare la vita di una giovane donna”.
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